MACOMER. Il lavoro incontra la scuola, la scuola incontra il lavoro: nasce nel cuore della Sardegna uno dei centri pilota per garantire il futuro di tanti diplomati. A settembre sorgerà proprio qui, nell'antica cittadina del Marghine, uno dei 58 Super Tecnici d'Italia. Li ha voluti il ministro Gelmini: «È una delle alternative agli studi universitari», dice. A Macomer ci sarà un corso biennale per il risparmio energetico, aperto a 20 ragazzi provenienti da tutta l'isola.
I finanziamenti? Grosso modo, mezzo milione. Assieme all'impegno d'industriali sardi già in attesa di questa manodopera qualificata, i soldi serviranno a permettere l'avvio di un mestiere subito dopo la fine dell'apprendimento tra i banchi da parte dei ragazzi.
Lo snodo di tutto è l'istituto professionale Amaldi, ente di riferimento ufficiale per l'iniziativa. Suoi partner sono il Comune, la Regione, la Ceccato Spa, la spagnola Acciona Agua, Centralabs, Crs4 di Cagliari, Ial-Cisl Sardegna. Dice la preside, Rossella Uda: «Oggi da noi frequentano circa 200 allievi. Ma il nuovo piano non s'inserisce nel normale ciclo didattico di 5 anni. Sarà un percorso post diploma e rappresenterà un'ulteriore attrattiva. Il bando per le iscrizioni verrà reso noto quest'estate. E sappiamo già che il 50% dei docenti arriverà dal mondo del lavoro».
L'insieme del pacchetto d'interventi su scala nazionale è stato presentato a Roma: occasione per confermare i progetti nell'unica sede sarda di Macomer. Ma qual è con esattezza l'idea di fondo? Eccola: «Formare specialisti che abbiano i i profili richiesti dalle imprese del territorio», spiegano gli organizzatori. Insomma: l'incontro effettivo tra la domanda e l'offerta di occupazione. Con un obiettivo collaterale, spiegato da Mariastella Gelmini: «Dare una risposta concreta ai giovani senza lavoro e contrastare l'abbandono scolastico». Le neocostituite fondazioni avranno quindi lo scopo di creare una sinergia più stretta fra istruzione e mercato. I fondi per i 4 semestri arriveranno da ministero e assessorato sardo alla Cultura.
«La scuola speciale di tecnologia durerà 1.800-2.000 ore», informa la preside di queste Professionali intitolate alla memoria di Edoardo Amaldi (1908-1989), scienziato di grande levatura, con Fermi, Segrè e Majorana tra i ragazzi di via Panisperna che rivoluzionarono la fisica. Un istituto, quello di Macomer, che in passato ha dato vita ad altre iniziative coraggiose sul piano della didattica. «Adesso confidiamo molto nel rapporto con le aziende e con le altre istituzioni interessate al progetto», conclude Rossella Uda.
Negli altri 57 Super Tecnici italiani studieranno applicazioni per il Made in Italy nella moda, nella casa e nei servizi per le aziende. O punteranno su altri settori emergenti. Nel Marghine hanno scelto di privilegiare l'efficienza energetica. L'iniziativa è stata promossa dal consigliere regionale sardista Paolo Maninchedda e s'inserisce nella programmazione per lo sviluppo di questa parte dell'isola (importanti i risultati già conseguiti nell'area di Tossilo).
Messo in tasca il diploma a luglio, gli studenti sardi che pensano di essere tagliati per questo percorso possono dunque assumere tutte le informazioni all'Amaldi e poi partecipare alle selezioni. Un'opportunità in una regione falcidiata dalla disoccupazione giovanile. «Ma non pensino a un sesto e a un settimo anno delle Superiori», dicono ancora i motori del progetto. «Perché sarà piuttosto un canale formativo di livello post-secondario parallelo ai percorsi accademici», spiegano. Nel Marghine si prevedono lezioni in aula e in laboratorio, tirocinii obbligatori per almeno il 30% del monte orario e, in uscita, una certificazione delle conoscenze acquisite. Al termine, verrà rilasciato un diploma con l'indicazione del tipo di formazione.
Gli altri primattori del progetto sono il sindaco Riccardo Uda, l'assessore Sergio Milia, il presidente del neocostituito Istituto tecnico superiore Silvano Tagliagambe, il responsabile della sezione energie rinnovabili del Crs4 Bruno D'Aguanno, l'amministratore della Ceccato Giuseppe Angelico. Oltre naturalmente ai dirigenti della multinazionale Acciona e del sindacato Cisl.
Oggi così a Macomer, per evitare i pericoli sempre in agguato nelle nuove situazioni, tutti sognano un traguardo: «Costruire non una università di serie B ma una scuola tecnologica superiore di serie A». Un compito non semplice a prima vista, secondo molti. Ma se Edoardo Amaldi da qualche spazio indefinibile della metafisica veglierà su tutta l'operazione col suo genio da ragazzo di via Panisperna e con la magnanimità da benefattore che l'ha contraddistinto nella vita, magari l'obiettivo almeno questa volta sarà centrato davvero.
La Nuova Sardegna, 27 maggio 2011
Blog del Programma Energie Rinnovabili
venerdì 27 maggio 2011
sabato 14 maggio 2011
Progetto Comenius in visita al CRS4
Il 9 maggio 2011 il CRS4 ha ospitato gli studenti e gli insegnanti impegnati nel terzo Meeting internazionale del Progetto Comenius “Energy for tomorrow”. L'attività, organizzata dall'Istituto Secondario Superiore ISIS Sergio Atzeni di Capoterra, ha coinvolto 50 persone provenienti da Bulgaria, Finlandia, Italia, Lituania, Polonia, Romania, Spagna, Turchia.
Per il CRS4 sono intervenuti, nell'ordine: Massimo Mancini (panoramica sulle attività del CRS4), Bruno D'Aguanno (il solare termodinamico a concentrazione), Detlef W.M. Hofmann (le ricerche del CRS4 nel campo delle fuel cell), Andrea Mameli (il risparmio energetico come prima fonte rinnovabile).
[Foto: F. Bandel]
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