Blog del Programma Energie Rinnovabili

lunedì 10 dicembre 2012

I sistemi a torre solare: ricerca e sviluppo nella tecnologia solare a più alta concentrazione (Erminia Leonardi, CRS4, 13 Dic. 2012)

Energia solare a concentrazione (Aula Scherma Facoltà Architettura, Complesso ex Mauriziano, Via Corte d'Appello, Cagliari) Giovedì 13 Dicembre 2012 - 16:30
Seminario di Erminia Leonardi (Programma Energie Rinnovabili, CRS4)

lunedì 24 settembre 2012

Energia solare ed ecosostenibilità: Intervista a Bruno d'Aguanno (CRS4) Sardinia Innovation 24 Settembre 2012

Lo sfruttamento ecosostenibile dell'energia solare, le health-cities, il dibattito sulle energie rinnovabili, le politiche dell’equità sociale e della ricerca sono argomenti di forte interesse negli ultimi tempi. Abbiamo parlato di questo col Prof. Bruno d'Aguanno, responsabile del Programma Energie Rinnovabili del CRS4 (Pula, Sardegna).
di Monica Mureddu

Sardinia Innovation, 24 Settembre 2012

sabato 15 settembre 2012

IRENEC 2013 short film contest: "100% Renewable Enegy Short Film"


Il Nobel Walter Kohn: l'energia solare è la risorsa sulla quale puntare.

Walter Kohn (qui fotografato insieme a Bruno D'Aguanno) nell'intervento con cui ha aperto i lavori della conferenza internazionale "Energy from the Sun: Computational Chemists and Physicists Take up the Challenge" (Chia, 10-14 Settembre 2012) non ha usato mezzi termini per indicare nelle tecniche che sfruttano l'energia solare (fotovoltaico, termico, termodinamico, ecc.) le risorse sulle quali indirizzare i maggiori sforzi per la sostituzione delle fonti fossili. Khon ha meritato il Nobel per la Chimica nel 1998 per le sue ricerche sulle proprietà della materia e per aver sviluppato la del funzionale densità, oggi largamente utilizzata nelle simulazioni al computer.
Nel suo intervento al congresso Kohn ha sottolineato l’importanza per la Sardegna sia dello scambio di conoscenze nel campo delle fonti rinnovabili di energia che dell'utilizzo locale del buon livello d'irraggiamento solare misurato."
Alla conferenza, organizzata da CECAM e CNR, hanno partecipato scienziati sperimentali e teorici provenienti da ogni parte del mondo.

Walter Kohn ha prodotto il documentario "The power of the Sun"


The Power of the Sun
Executive Producer: Walter Kohn, University of California, Santa Barbara
Produced by: David Kennard (The Ascent of Man, Cosmos) InCA, Victoria Simpson
Written by: John Perlin (From Space to Earth: The Story of Solar Electricity), David Kennard
Host and Narrator: (56 minute film) John Cleese
Narrator: (20 minute film) Melissa Woods, Santa Barbara
High School
Scientific Advisors: James Allen, Alan Heeger, and Walter Kohn
(UCSB) Zhi-Xun Shen (Stanford University)
Scientific Animations: Don Ion, Santa Barbara City College
Music Composed and performed by: Marc Capelle and Monte Vallier
Major Funding: California Energy Commission; The Camille and Henry Dreyfus Foundation
Special Grant Program in the Chemical Sciences; U.S. Office of Naval Research; The David and Lucille Packard Foundation

giovedì 2 agosto 2012

La radiazione solare diretta (DNI). Campagna di misura in Sardegna.

L'Astrofisico Manuel Floris (borsista della Regione Autonoma della Sardegna, Legge 7/2007) illustra la campagna di misure di Radiazione Solare Diretta (DNI) che sta conducendo all'interno del Programma Energie Rinnovabili del CRS4 (sede di Macchiareddu - Cagliari) con la stazione meteo-solare di Sorgenia Spa.
La conoscenza della DNI è fondamentale per lo sviluppo di impianti solari a concentrazione termodinamici (CSP).
Nel video Floris mostra i valori rilevati dalla centralina in data odierna: la Radiazione Solare Diretta (DNI), la Radiazione Solare Diffusa Orizzontale (DHI), la Radiazione Solare Globale Orizzontale (GHI), la Temperatura e l'Umidità.





Approfondimenti:


venerdì 20 luglio 2012

Specchi di sole (Marco Camerada, La Chimica e l'Industria - N.5 - giugno 2012)

La radiazione che ogni giorno dal sole giunge sulla terra rappresenta la principale risorsa energetica del nostro pianeta. Tra le diverse tecnologie disponibili in grado di sfruttare la radiazione solare per la produzione di energia rivestono particolare importanza i sistemi solari a concentrazione, che si basano su sistemi di specchi con diverse configurazioni Gli impianti solari termodinamici a concentrazione, CSP (Concentrating Solar Power), convertono l'energia proveniente dal sole in calore ad alta temperatura attraverso sistemi di specchi (campo solare) che, a seconda della specifica tecnologia, possono avere differenti configurazioni.
La principale applicazione degli impianti CSP è l'utilizzo dell'energia termica ad alta temperatura per la produzione di energia elettrica. Uno dei grandi vantaggi di questi impianti, rispetto ad altre tecnologie alimentate da fonte rinnovabile, è la possibilità di poter accumulare l'energia raccolta dal sole e produrre energia elettrica anche quando il sole non è disponibile (la notte o in presenza di copertura nuvolosa), superando l'intrinseca discontinuità che caratterizza la fonte solare e la maggior parte delle fonti rinnovabili. Non tutta l'energia solare che giunge al suolo, però, può essere utilizzata negli impianti solari a concentrazione. La radiazione solare che attraversa l'atmosfera interagisce con le molecole che la compongono con il vapore d'acqua, gli aerosol e le nuvole, venendo in parte assorbita e in parte diffusa.
La radiazione solare che arriva al suolo, quindi, è solo una frazione di quella proveniente dal sole. Della frazione di radiazione che giunge a terra, inoltre, la componente di interesse nei sistemi a concentrazione è la radiazione solare diretta o DNI (Direct Normal Irradiance), quella, cioè, che giunge al suolo senza essere diffusa e deviata dall'atmosfera e che può, quindi, essere concentrata dai sistemi di specchi. La DNI viene definita come la densità di flusso della radiazione solare per unità di superficie ricevuta su un piano perpendicolare alla direzione del sole. La corretta valutazione della DNI disponibile in un sito è quindi il primo passo da compiere per verificare l'idoneità del sito in esame, all'installazione di un impianto solare termodinamico a concentrazione. La DNI presenta notevoli variazioni sia spaziali che temporali: dipende fortemente dalle condizioni microclimatiche locali e varia sensibilmente sia durante il giorno, sia nelle varie stagioni dell'anno, sia da un anno all'altro.
Per caratterizzare correttamente un sito dal punto di vista della DNI occorre quindi intraprendere delle campagne di misura a terra per più anni.
L'accurata e continua misurazione a terra della DNI viene fatta con centraline meteo solari equipaggiate con una strumentazione costosa e che richiede una frequente manutenzione con conseguenti difficoltà operative di gestione della campagna di misura stessa. Per tali ragioni le misure di DNI sono ancora oggi poco diffuse e scarsamente disponibili. Informazioni sulla DNI possono essere ottenute anche utilizzando dei modelli che elaborano le misure satellitari e stimano la radiazione che giunge al suolo.
Tali modelli sono importanti, soprattutto, per disporre di serie storiche di misure sul sito di interesse e per avere una valutazione preliminare della risorsa solare con dei costi contenuti prima di avviare una campagna di misura a terra. Di contro, l'utilizzo dei modelli satellitari comporta una bassa accuratezza e una ridotta risoluzione temporale. La stima della DNI tramite i modelli satellitari è affetta, infatti, da un errore che può superare anche il 40-50% sui valori cumulati dell'energia in un singolo mese, mentre si riduce al 10-15% sui valori di energia raccolta in un anno. La campagna di misura a terra, quindi, è sempre necessaria prima di avviare la realizzazione di un impianto CSP, in quanto consente di valutare opportunamente anche quei fenomeni legati a microclimi locali che risultano importanti per la stima di producibilità di un impianto e che, generalmente, non si riesce a rilevare dai dati ricavati da misure satellitari della DNI. Nel panorama italiano la Sardegna rappresenta indubbiamente una delle regioni più interessanti per lo sviluppo di impianti CSP ma fino a qualche anno fa le informazioni disponibili sulla DNI nel territorio sardo risultavano scarse e frammentarie. Il CRS4, grazie a strette collaborazioni con Ottana Energia e Sorgenia, ha recentemente effettuato la prima campagna di misura comparativa della radiazione solare diretta su due siti del territorio sardo. La campagna di misura, iniziata nel 2009 e tuttora in corso, è stata effettuata utilizzando due centraline meteo-solari localizzate nei siti industriali di Ottana (Nuoro) e di Macchiareddu (Cagliari), candidati a ospitare impianti CSP per la produzione di energia elettrica. L'attività di analisi e monitoraggio della DNI condotta in questi anni dal CRS4 ha consentito di acquisire importanti informazioni sia sulla quantità che, in particolare, sulla 'qualità' della radiazione solare disponibile nei siti esaminati. La produttività di un impianto solare termodinamico, infatti, dipende strettamente non solo dalla quantità della fonte primaria disponibile ma anche da come essa è distribuita durante l'arco del giorno e dell'anno (qualità della DNI). Occorre definire cioè quali sono i massimi valori di intensità disponibili e quali sono i più frequenti nell'arco dell'anno. Questo tipo di informazioni, che sono caratteristiche del sito in esame, sono essenziali per dimensionare correttamente l'impianto e definire le modalità operative in base alle quali deve funzionare una volta entrato in esercizio. Grazie alle analisi dei dati ottenuti dalle misure a terra della DNI e al confronto con le serie storiche ottenute dai modelli satellitari validati con le misure a terra, si è potuto affermare che i siti esaminati in Sardegna presentano caratteristiche di radiazione diretta, sia in termini di 'qualità' che quantità, adatte allo sviluppo di iniziative nel settore del CSP.
La prosecuzione delle campagne di misura e l'auspicata installazione di ulteriori centraline meteo solari potranno consentire di disporre di una mappatura della DNI del territorio sardo per poter definire i migliori siti candidati a ospitare impianti solari termodinamici e valutare le reali potenzialità della regione.
Gli sviluppi futuri dell'attività di ricerca prevedono, inoltre, l'implementazione di strumenti software che, una volta accoppiati con modelli di meteorologia locale e a tempi brevi, permetteranno la previsione a breve termine della DNI per la gestione ottimale degli impianti CSP.
Bilancio di energia della terra: solo una frazione dell'energia proveniente dal sole giunge al suolo (Fonte: NASA) Esempio di analisi 'qualitativa' della radiazione solare diretta: distribuzione di frequenza dell'intensità della DNI Della frazione di radiazione solare che giunge a terra solo quella (DNI - direct) che giunge al suolo senza essere diffusa e deviata dall'atmosfera può essere utilizzata dai sistemi solari a concentrazione (Fonte: Al Hicks, NREL) a cura di Marco Camerada, ricercatore gruppo energie rinnovabili del CRS4
Foto: Collettori parabolici lineari di un impianto solare termodinamico a concentrazione (Fonte: Archimede Solar Energy)
Foto: Centralina per la misura della radiazione solare diretta a Macchiareddu (Cagliari)

mercoledì 18 luglio 2012

Energia solare a concentrazione (Cagliari, 19 Aprile 2012)

Seminario del CRS4 (Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna) dedicato all'Energia solare a concentrazione. Il seminario si è svolto il 19 Aprile 2012 nell'Aula Magna della Facoltà di Architettura dell'Università di Cagliari, in tre parti:
  • Bruno D'Aguanno (CRS4) - Dalla radiazione solare diretta alla produzione di calore, elettricità e combustibili solari (introduzione ai processi fisici collegati allo sfruttamento eco-sostenibile dell'Energia Solare, allo stato dell'arte delle tecnologie disponibili ed alle loro potenzialità sul territorio della Sardegna).
  • Marco Camerada (CRS4) - La radiazione solare diretta (DNI): le misure a terra e la loro rilevanza nelle applicazioni industriali per la produzione di energia (attività di ricerca svolte dal CRS4 nell'ambito della campagna di misura della radiazione solare diretta, DNI-Direct Normal Irradiation, in corso a Macchiareddu, Cagliari. La DNI è una grandezza fondamentale per le tecnologie solari a concentrazione ed è fortemente dipendente dalle condizioni di irraggiamento locali, durante il seminario verranno presentate le metodologie di analisi utilizzate per la sua corretta valutazione in relazione allo sviluppo di impianti solari termodinamici a concentrazione o CSP).
  • Manuel Floris (borsista Regione Autonoma della Sardegna) - La radiazione solare diretta: la misura da satellite e il confronto con le misure a terra (modelli fisici utilizzati per la determinazione di lunghe serie temporali della DNI e mostrerà un confronto fra le misure ricavate da questi modelli e le misure dirette realizzate in Sardegna presso i siti di Macchiareddu e di Ottana).
Le presentazioni dei relatori:

giovedì 3 maggio 2012

DART 2012: 6th International Workshop on Information Filtering and Retrieval (Call for papers)

6th International Workshop on Information Filtering and Retrieval: novel distributed systems and applications. October 5-6, 2012. Barcelona (Spain) Satellite Event of KDIR 2012
Short presentation
Nowadays users are more and more interested in information rather than in mere raw data.
The huge amount of accessible data sources is growing rapidly. This calls for novel systems providing effective means of searching and retrieving information with the fundamental goal of making it exploitable by humans and machines.
DART focuses on researching and studying new challenges in distributed information filtering and retrieval. In particular, DART aims to investigate novel systems and tools to distributed scenarios and environments. DART will contribute to discuss and compare suitable novel solutions based on intelligent techniques and applied in real-world applications.

Topics of interest: Web Information Filtering and Retrieval, Web Personalization and Recommendation, Web Advertising, Web Agents, Web of Data, Semantic Web, Linked Data, Semantics and Ontology Engineering, Search for Social Networks and Social Media, Natural Language and Information Retrieval in the Social Web, Real-time Search, Text categorization

Important dates
Paper Submission: June 21, 2012
Authors Notification: July 10, 2012
Final Paper Submission and Registration: July 24, 2012
Workshop days: October 5-6, 2012

Selezione docenti per corsi ITS efficienza energetica

Avviso Pubblico per la Creazione di una Shortlist di Docenti Altamente Qualificati La Fondazione ITS AMALDI ("Istituto Tecnico Superiore per l'Efficienza Energetica Edoardo Amaldi") ha aperto i termini per la creazione di una shortlist di docenti a cui affidare incarichi di docenza per le Unità Formative dell'articolo 2 dell'avviso disponibile nel sito della Fondazione ITS per il corso: “TECNICO SUPERIORE PER L'APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO E LA COSTRUZIONE DI IMPIANTI”.
Elenco Unità formative
  • Nozioni di Energetica
  • Energia Elettrica
  • Fonti Energetiche
  • Caratteristiche dei prodotti e soluzioni nel mercato
  • Elementi di impiantistica, pratica di cantiere, tecnologie innovative
  • Fondamenti della progettazione di impianti termitecnici
  • Pianificazione energetica nei sistemi dei trasporti
  • Gestione di sistemi energetici elettrici
  • Diagnosi energetica e funzionale
  • Budget, analisi dei costi e tecniche di valutazione ambientale
  • Analisi fattibilità ambientale e valutazione ambientale
  • La gestione dei rifiuti
  • La gestione di un sistema integrato: sicurezza qualità e ambiente
Requisiti di ammissione Possono presentare domanda di inserimento alla short list:
  1. docenti della scuola secondaria di secondo grado;
  2. professori e i ricercatori che operano presso università e centri di ricerca;
  3. esperti provenienti dal mondo della formazione professionale;
  4. esperti del mondo del lavoro.
I candidati devono possedere il diploma di laurea quinquennale o equipollente richiesto per la/le Unità Formative per le quali si candidano ed esperienza di insegnamento e professionale almeno quinquennale nelle tematiche oggetto delle docenze.
Al momento della sottoscrizione dell’incarico i dipendenti di Enti Pubblici devono aver acquisito l’autorizzazione allo svolgimento dell’incarico in questione da parte dell’Amministrazione di appartenenza ai sensi del D.Lgs. 165/2001.

La shortlist mantiene la sua valdità sino al 31 Dicembre 2012 e, sino a tale data, può essere aggiornata trimestralmente.

mercoledì 11 aprile 2012

Energia solare a concentrazione. Seminario del CRS4 il 19 aprile a Cagliari.

Seminario del CRS4 a Cagliari: Energia solare a concentrazione (presidenza facoltà di architettura, 19 aprile, 16 e 30, ingresso libero, informazioni e registrazione nel sito del CRS4)
  • 16 e 30 Bruno d’Aguanno (CRS4) Dalla radiazione solare diretta alla produzione di calore, elettricità e combustibili solari Il seminario fornirà un’introduzione ai processi fisici collegati allo sfruttamento ecosostenibile dell’Energia Solare, allo stato dell’arte delle tecnologie disponibili e alle loro potenzialità sul territorio Sardo
  • 17 e 30 Marco Camerada (CRS4) La radiazione solare diretta: le misure a terra e la loro rilevanza nelle applicazioni industriali per la produzione di energia Il seminario presenterà le attività di ricerca svolte dal CRS4 nell’ambito della campagna di misura della radiazione solare diretta (DNI - Direct Normal Irradiation) in corso a Macchiareddu (CA). La DNI è una grandezza fondamentale per le tecnologie solari a concentrazione ed è fortemente dipendente dalle condizioni di irraggiamento locali, durante il seminario verranno presentate le metodologie di analisi utilizzate per la sua corretta valutazione in relazione allo sviluppo di impianti solari termodinamici a concentrazione (impianti CSP)
  • 18 e 30 Manuel Floris (borsista Regione Autonoma della Sardegna) La radiazione solare diretta: la misura da satellite e il confronto con le misure a terra Il seminario porterà l’attenzione sui modelli fisici utilizzati per la determinazione di lunghe serie temporali della DNI e mostrerà un confronto fra le misure ricavate di questi modelli e le misure dirette realizzate in Sardegna presso i siti di Macchiareddu e Ottana.
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lunedì 6 febbraio 2012

Il no a Sorgenia è un no alla tecnologia (Sardinews, febbraio 2012)

Motivazioni risibili dietro una deliberazione priva di requisiti scientifici
di Bruno D'Aguanno

È del 5 gennaio la pubblicazione sul sito della Regione Sardegna di una deliberazione, la 52/41, che, dichiarando la Sardegna inidonea allo sfruttamento dell’energia solare concentrata (Csp) altrimenti nota con il nome di Solare termodinamico a concentrazione, al fine della produzione di energia elettrica a costi competitivi, nega la possibilità per un privato (nella fattispecie) Sorgenia di investire in Sardegna 250 milioni di euro.
La delibera, datata 23 dicembre 2011, scivola su inesattezze, svarioni, invasioni di campo e affermazioni palesemente in contraddizione con quanto afferma da anni la ricerca scientifica del settore, le politiche di investimento in innovazione dell’Ue, i decreti di incentivazione nazionale e le associazioni di categoria. Le motivazioni alla base della negazione appaiono decisamente “non tecniche”, vediamo in che modo. Innanzitutto si afferma che il sito prescelto non è idoneo alla realizzazione dell’impianto poiché l’energia che arriva dal sole in quella località è di 1813 kWh/mq (kilowattora a metro quadro) e quindi inferiore ai circa 2000 caratteristici degli impianti realizzati in zone desertiche. Se questa affermazione venisse utilizzata a livello nazionale ne risulterebbe che l’Italia deve rinunciare alla realizzazione degli impianti Csp per scarsità di sole, che l’impianto Csp a sali fusi Enel-Enea costruito a Priolo, in Sicilia, sarebbe dunque antieconomico, e che la normativa nazionale che incentiva l’energia elettrica prodotta dal Csp sarebbe da rivedere. Inoltre, se accettassimo considerazioni simili per altre tecnologie, dovremmo rifiutare anche il fotovoltaico (Fv), che presenta ancora oggi efficienze minori proprio rispetto al Csp.
Nella deliberazione si parla anche di consumo di territorio. Allora vediamo i numeri: il Csp in Sardegna riesce a produrre energia elettrica alla potenza nominale per circa 3 mila ore all’anno con un’efficienza intorno al 20 per cento, mentre il Fv produce energia elettrica per circa 1500 ore all’anno con efficienze inferiori al 15. Ne consegue che il Csp consuma circa la metà di territorio per unità di energia prodotta rispetto al Fv. E rispetto a un parco eolico il Csp consuma meno della metà di territorio. Eppure in Sardegna gli impianti eolici e fotovoltaici vengono regolarmente autorizzati. La delibera parla anche dei sali fusi, una miscela 60-40 di nitrato di sodio e di potassio, che vengono utilizzati nell’accumulo termico per far funzionare il Csp anche in assenza di sole. Nel documento della Regione si afferma che questi sali sono da considerarsi inquinanti delle falde acquifere poiché solubili in acqua. Evidentemente gli estensori della deliberazione di diniego al solare termodinamico non sono mai andati in un consorzio agrario a comprare concimi per uso agricolo. Se l’avessero fatto avrebbero letto sui sacchi di concime proprio la stessa composizione chimica dei sali fusi del Csp. E infatti la normativa italiana sui sali usati nella tecnologia del Csp, che poi è quella promossa da Carlo Rubbia alla cui creazione ha contribuito anche la Sardegna quando il Nobel per la Fisica è stato presidente del Crs4, specifica la loro assoluta non pericolosità. Appare dunque paradossale osservare che la Regione da un lato impedisce la costruzione di un impianto Csp e contemporaneamente si appresta a impegnare 13 milioni di euro in impianti Csp da realizzare a Ottana, dove l’irraggiamento solare è minore di quello di Macchiareddu, e ulteriori 13 con un bando pubblicato il 12 gennaio 2012: “Avviso pubblico per la presentazione di manifestazioni di interesse da parte di Consorzi industriali e/o Comuni della Sardegna, a realizzare e gestire uno o due impianti a tecnologia solare termodinamica a concentrazione”. In quest’ultimo caso la Regione parla esplicitamente di impianti Csp da realizzare in siti con insolazione di 1500 kWh/mq anno, contro i 2 mila della delibera che si oppone all’impianto Csp targato Sorgenia. Un vero peccato pensare che l’investimento negato avrebbe permesso la realizzazione di un impianto Csp da 55 MWe nella zona industriale di Macchiareddu nella cui fase di realizzazione, della durata di oltre 24 mesi, si stimava un utilizzo di manodopera con punte di 500 uomini/giorno e una media di 200, mentre per la fase di gestione a regime era prevista l’assunzione a tempo indeterminato di oltre 20 unità. Non possiamo tacere il fatto che l’impianto avrebbe contribuito alla nascita di un indotto locale per le attività di manutenzione e di supporto tecnico al suo esercizio.
L’impianto, tecnologicamente innovativo e disegnato, nella fase iniziale, da strutture di ricerca finanziate anche dalla Regione, avrebbe certamente contribuito alla nascita di un polo tecnologico di ricerca focalizzato sullo sviluppo della filiera del solare a concentrazione, con ulteriori importanti ricadute in termini di attrazione industriale. Non si è semplicemente negata la realizzazione di un impianto industriale, si sono negate alla Sardegna reali opportunità di sviluppo nel settore delle energie rinnovabili. E avere energia eco-sostenibile e competitiva è la chiave del mantenimento di quel poco di industria che ancora sopravvive, così come del suo sviluppo. L’abbandono della Sardegna da parte dell’Alcoa di Portovesme è certo una vicenda complessa. Ma una cosa è certa: anch’essa è figlia dell’incapacità dei governi sardi di affrontare con competenza, con assenza di particolarismi, e nell’interesse collettivo, il problema energetico.

Sardinews, febbraio 2012

domenica 15 gennaio 2012

CETRI-TIRES: Solare termodinamico, la Sardegna volta le spalle al futuro

solare termodinamico Macchiareddu Sardegna D'Aguanno
Solare termodinamico, la Sardegna volta le spalle al futuro.
Parla Bruno D'Aguanno, membro del Comitato Scientifico del CETRI-TIRES (Circolo Europeo per la Terza Rivoluzione Industriale, associazione di Professionisti Europei che condividono la visione di un nuovo modello energetico distribuito, interattivo e democratico proposto da Jeremy Rifkin).

La Deliberazione n. 52/41 del 23.12.2011 a firma del Presidente Cappellacci e del Direttore Generale Massidda, che riguarda la valutazione di Impatto Ambientale relativa all’intervento “Impianto solare termodinamico da 55 MWe di Macchiareddu” della Sorgenia S.p.A., esprimendo un parere negativo sulla compatibilità ambientale di detto impianto, pone sul tappeto almeno tre ordini di problemi.

1. Il primo, fondamentalmente inaccettabile, riguarda le circostanziate affermazioni tecniche che portano all'esclusione non solo della Sardegna, ma addirittura di tutto il territorio nazionale, come sede di realizzazione di impianti di solare termodinamico a concentrazione, CSP.

Ci si riferisce alle affermazioni che portano all'esclusione del sito prescelto poiché il suo irraggiamento, DNI, di 1813 kWh/mq anno risulta inferiore ai 2000 kWh/mq anno, a quelle che imputano ai sali fusi dello stoccaggio termico un aspetto di pericolosità ambientale difficilmente mitigabile poiché solubili in acqua, e a quelle relative all'enorme grado di consumo territoriale per kWh prodotto (ndr. comunque inferiore a quello del fotovoltaico).

Se queste affermazioni tecniche fossero calate a livello nazionale ne risulterebbe che l'Italia è una nazione che deve rinunciare alla realizzazione degli impianti CSP per scarsità di sole, che l'impianto CSP a sali fusi già realizzato da Enel-Enea a Priolo è una follia tecnica nonché un grave attentato all'ambiente per il massiccio uso dei sali fusi, così come lo sono anche gli altri impianti in fase di autorizzazione in Sicilia, e che la normativa incentivante sul CSP pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.101 del 30 aprile 2008 è del tutto priva di senso.

Si nota che con queste affermazioni, la RAS sconfessa se stessa poiché sull’Asse III “Energia” del PO FESR 2007-2013 destina ingenti risorse proprio al CSP, e sta impegnando 13 milioni di euro proprio per la realizzazione di sistemi CSP in provincia di Nuoro (sic!).

2. Il secondo ordine di problemi riguarda il pericoloso inserimento, tra i criteri di valutazione di impatto ambientale, dei criteri di redditività impiantistica ed economica di una data intrapresa industriale.

Questi aspetti, di ovvia rilevanza per le organizzazioni territoriali e politiche, nulla hanno invece a che vedere, in senso stretto, con l'impatto ambientale, e il loro inserimento nei criteri di valutazione maschera, attraverso l'utilizzo di uno strumento puramente tecnico, scelte che invece sono di pura attinenza della sfera politica.

3. Il terzo ordine di problemi è invece connesso alle valutazioni sugli aspetti scientifici e tecnici del solare termodinamico a concentrazione espresse, attraverso la delibera, dall'istituzione politica massima della Sardegna, la Giunta Regionale, che qualora ritenesse di rimettere in discussione le scelte del proprio POR su un argomento così importante come quello energetico, rinunciando a ricadute territoriali, sia in termini di nascita di imprese che di crescita occupazione e di instaurazione di uno sviluppo strutturalmente stabile attraverso l'acquisizione di competenze, dovrebbe fare precedere una decisione di merito da audizioni aperte a tutti i soggetti interessati, come le istituzioni scientifiche, le associazioni di categoria e quelli con competenze specifiche nel settore delle energie rinnovabili.

Nel portare a conoscenza questi fatti, si sollecitano le istituzioni scientifiche, le associazioni di categorie e tutti gli interessati ad esprimere una forte giudizio critico sulla scelta della Regione Sardegna di sostanziale rinuncia alla realizzazione, sul proprio territorio, di impianti che prevedano l'utilizzo dell'energia solare a concentrazione.

Bruno D'Aguanno