Blog del Programma Energie Rinnovabili

Visualizzazione post con etichetta bruno d'aguanno. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta bruno d'aguanno. Mostra tutti i post

lunedì 24 settembre 2012

Energia solare ed ecosostenibilità: Intervista a Bruno d'Aguanno (CRS4) Sardinia Innovation 24 Settembre 2012

Lo sfruttamento ecosostenibile dell'energia solare, le health-cities, il dibattito sulle energie rinnovabili, le politiche dell’equità sociale e della ricerca sono argomenti di forte interesse negli ultimi tempi. Abbiamo parlato di questo col Prof. Bruno d'Aguanno, responsabile del Programma Energie Rinnovabili del CRS4 (Pula, Sardegna).
di Monica Mureddu

Sardinia Innovation, 24 Settembre 2012

mercoledì 18 luglio 2012

Energia solare a concentrazione (Cagliari, 19 Aprile 2012)

Seminario del CRS4 (Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna) dedicato all'Energia solare a concentrazione. Il seminario si è svolto il 19 Aprile 2012 nell'Aula Magna della Facoltà di Architettura dell'Università di Cagliari, in tre parti:
  • Bruno D'Aguanno (CRS4) - Dalla radiazione solare diretta alla produzione di calore, elettricità e combustibili solari (introduzione ai processi fisici collegati allo sfruttamento eco-sostenibile dell'Energia Solare, allo stato dell'arte delle tecnologie disponibili ed alle loro potenzialità sul territorio della Sardegna).
  • Marco Camerada (CRS4) - La radiazione solare diretta (DNI): le misure a terra e la loro rilevanza nelle applicazioni industriali per la produzione di energia (attività di ricerca svolte dal CRS4 nell'ambito della campagna di misura della radiazione solare diretta, DNI-Direct Normal Irradiation, in corso a Macchiareddu, Cagliari. La DNI è una grandezza fondamentale per le tecnologie solari a concentrazione ed è fortemente dipendente dalle condizioni di irraggiamento locali, durante il seminario verranno presentate le metodologie di analisi utilizzate per la sua corretta valutazione in relazione allo sviluppo di impianti solari termodinamici a concentrazione o CSP).
  • Manuel Floris (borsista Regione Autonoma della Sardegna) - La radiazione solare diretta: la misura da satellite e il confronto con le misure a terra (modelli fisici utilizzati per la determinazione di lunghe serie temporali della DNI e mostrerà un confronto fra le misure ricavate da questi modelli e le misure dirette realizzate in Sardegna presso i siti di Macchiareddu e di Ottana).
Le presentazioni dei relatori:

lunedì 6 febbraio 2012

Il no a Sorgenia è un no alla tecnologia (Sardinews, febbraio 2012)

Motivazioni risibili dietro una deliberazione priva di requisiti scientifici
di Bruno D'Aguanno

È del 5 gennaio la pubblicazione sul sito della Regione Sardegna di una deliberazione, la 52/41, che, dichiarando la Sardegna inidonea allo sfruttamento dell’energia solare concentrata (Csp) altrimenti nota con il nome di Solare termodinamico a concentrazione, al fine della produzione di energia elettrica a costi competitivi, nega la possibilità per un privato (nella fattispecie) Sorgenia di investire in Sardegna 250 milioni di euro.
La delibera, datata 23 dicembre 2011, scivola su inesattezze, svarioni, invasioni di campo e affermazioni palesemente in contraddizione con quanto afferma da anni la ricerca scientifica del settore, le politiche di investimento in innovazione dell’Ue, i decreti di incentivazione nazionale e le associazioni di categoria. Le motivazioni alla base della negazione appaiono decisamente “non tecniche”, vediamo in che modo. Innanzitutto si afferma che il sito prescelto non è idoneo alla realizzazione dell’impianto poiché l’energia che arriva dal sole in quella località è di 1813 kWh/mq (kilowattora a metro quadro) e quindi inferiore ai circa 2000 caratteristici degli impianti realizzati in zone desertiche. Se questa affermazione venisse utilizzata a livello nazionale ne risulterebbe che l’Italia deve rinunciare alla realizzazione degli impianti Csp per scarsità di sole, che l’impianto Csp a sali fusi Enel-Enea costruito a Priolo, in Sicilia, sarebbe dunque antieconomico, e che la normativa nazionale che incentiva l’energia elettrica prodotta dal Csp sarebbe da rivedere. Inoltre, se accettassimo considerazioni simili per altre tecnologie, dovremmo rifiutare anche il fotovoltaico (Fv), che presenta ancora oggi efficienze minori proprio rispetto al Csp.
Nella deliberazione si parla anche di consumo di territorio. Allora vediamo i numeri: il Csp in Sardegna riesce a produrre energia elettrica alla potenza nominale per circa 3 mila ore all’anno con un’efficienza intorno al 20 per cento, mentre il Fv produce energia elettrica per circa 1500 ore all’anno con efficienze inferiori al 15. Ne consegue che il Csp consuma circa la metà di territorio per unità di energia prodotta rispetto al Fv. E rispetto a un parco eolico il Csp consuma meno della metà di territorio. Eppure in Sardegna gli impianti eolici e fotovoltaici vengono regolarmente autorizzati. La delibera parla anche dei sali fusi, una miscela 60-40 di nitrato di sodio e di potassio, che vengono utilizzati nell’accumulo termico per far funzionare il Csp anche in assenza di sole. Nel documento della Regione si afferma che questi sali sono da considerarsi inquinanti delle falde acquifere poiché solubili in acqua. Evidentemente gli estensori della deliberazione di diniego al solare termodinamico non sono mai andati in un consorzio agrario a comprare concimi per uso agricolo. Se l’avessero fatto avrebbero letto sui sacchi di concime proprio la stessa composizione chimica dei sali fusi del Csp. E infatti la normativa italiana sui sali usati nella tecnologia del Csp, che poi è quella promossa da Carlo Rubbia alla cui creazione ha contribuito anche la Sardegna quando il Nobel per la Fisica è stato presidente del Crs4, specifica la loro assoluta non pericolosità. Appare dunque paradossale osservare che la Regione da un lato impedisce la costruzione di un impianto Csp e contemporaneamente si appresta a impegnare 13 milioni di euro in impianti Csp da realizzare a Ottana, dove l’irraggiamento solare è minore di quello di Macchiareddu, e ulteriori 13 con un bando pubblicato il 12 gennaio 2012: “Avviso pubblico per la presentazione di manifestazioni di interesse da parte di Consorzi industriali e/o Comuni della Sardegna, a realizzare e gestire uno o due impianti a tecnologia solare termodinamica a concentrazione”. In quest’ultimo caso la Regione parla esplicitamente di impianti Csp da realizzare in siti con insolazione di 1500 kWh/mq anno, contro i 2 mila della delibera che si oppone all’impianto Csp targato Sorgenia. Un vero peccato pensare che l’investimento negato avrebbe permesso la realizzazione di un impianto Csp da 55 MWe nella zona industriale di Macchiareddu nella cui fase di realizzazione, della durata di oltre 24 mesi, si stimava un utilizzo di manodopera con punte di 500 uomini/giorno e una media di 200, mentre per la fase di gestione a regime era prevista l’assunzione a tempo indeterminato di oltre 20 unità. Non possiamo tacere il fatto che l’impianto avrebbe contribuito alla nascita di un indotto locale per le attività di manutenzione e di supporto tecnico al suo esercizio.
L’impianto, tecnologicamente innovativo e disegnato, nella fase iniziale, da strutture di ricerca finanziate anche dalla Regione, avrebbe certamente contribuito alla nascita di un polo tecnologico di ricerca focalizzato sullo sviluppo della filiera del solare a concentrazione, con ulteriori importanti ricadute in termini di attrazione industriale. Non si è semplicemente negata la realizzazione di un impianto industriale, si sono negate alla Sardegna reali opportunità di sviluppo nel settore delle energie rinnovabili. E avere energia eco-sostenibile e competitiva è la chiave del mantenimento di quel poco di industria che ancora sopravvive, così come del suo sviluppo. L’abbandono della Sardegna da parte dell’Alcoa di Portovesme è certo una vicenda complessa. Ma una cosa è certa: anch’essa è figlia dell’incapacità dei governi sardi di affrontare con competenza, con assenza di particolarismi, e nell’interesse collettivo, il problema energetico.

Sardinews, febbraio 2012

domenica 30 ottobre 2011

Rapporti tra ricerca, tecnologia e applicazioni industriali nel campo dell'energia solare concentrata

solare termodinamico cagliari Il fisico Bruno D'Aguanno, responsabile del Programma Energie Rinnovabili del CRS4, il 9 novembre terrà un seminario sul tema: "Rapporti tra ricerca, tecnologia ed applicazioni industriali nel campo dell'energia solare concentrata". Cagliari, via Roma 253 (Sala Auditorium della Regione Autonoma della Sardegna) con inizio alle 11:00. Ingresso libero.
Abstract.
Il ruolo e la rilevanza della Tecnologia Solare a Concentrazione (CSP) nel panorama delle fonti energetiche rinnovabili è in crescita e il loro campo di applicabilità si fa via via più chiaro.
Queste condizioni sono il risultato degli sforzi congiunti di istituzioni pubbliche e organizzazioni non governative, centri di ricerca e imprese. Per restare al panorama italiano, un impianto CPS da 50 MW, dotato di specchi parabolici lineari, e oli minerali come fluido vettore, e con sali fusi per l'immagazzinamento del calore è in procinto di essere realizzato in Sardegna. Sempre nell'isola è in costruzione un dimostratore con fluido vettore a gas e un sistema innovativo per l'accumulo del calore. Altre installazioni a specchi parabolici lineari e sali fusi, finanziate dall'ENEA, sono in costruzione in Sicilia.
La crescita del CSP sta determinando il passaggio da un mercato fortemente sostenuto dalle istituzioni a un mercato competitivo e economicamente autosufficiente. Nel corso del seminario, tramite una rappresentazione schematica dei diversi sistemi, saranno illustrate le varie declinazioni della tecnologia CSP per la produzione di energia elettrica, di calore per usi industriali, di carburanti solari e per la de-salinizzazione dell'acqua.

martedì 25 ottobre 2011

Al CRS4 nuove prospettive per le energie rinnovabili (Archimede Webzine)

crs4 energia Al CRS4 nuove prospettive per le energie rinnovabili (Archimede Webzine, 25 ottobre 2011)
Il 17 ottobre, nella sede del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), si è riunita la "Piattaforma Tecnologica Italiana Energia Solare a Concentrazione", costituita il 19 settembre. Alla riunione, organizzata dalla Direzione generale per l'Internazionalizzazione della Ricerca del MIUR in collaborazione con la Direzione scientifica dell'Associazione per i Servizi Innovativi e Tecnologici Assoknowledge (Confindustria) la Sardegna è rappresentata dal centro di ricerca CRS4 e dall'impresa Elianto (spin-off del CRS4), insieme a Almeco, Angelantoni Industrie, Archimede Solar Energy, CNR, Enel Green Power, Marcegaglia-IMAT, Riello, ST Microelectronics, Struttura Informatica, Tecnimont KT, Techint, Turboden CNR, Università degli Studi di Modena.
La Piattaforma, strutturata in due settori (Solare Termico a Concentrazione e Fotovoltaico a Concentrazione), si è riunita per definire le linee guida della ricerca italiana sulle energie solari a concentrazione, relativamente al periodo 2014-2020. La visione andrà a costituire, una volta integrata ai pacchetti di proposte derivanti dalle relative piattaforme tecnologiche, le linee guida italiane per la ricerca da presentare in sede comunitaria il prossimo 30 novembre. L'impegno del CRS4 in questo settore ha inizio nel 1999 quando fu coinvolto dal Centro Ricerche Fiat di Torino nella progettazione delle Fuel Cell, le Celle a Combustibile, pensate per alimentare l'auto elettrica, quando ancora rientrava nei progetti della casa torinese. Dopo pochi anni la Fiat abbandonò questa tecnologia ma il CRS4 ha proseguito sulla strada delle fonti rinnovabili, sviluppando conoscenze e esperienze. A quei tempi il Nobel per la Fisica Carlo Rubbia, allora presidente del CRS4, fu convinto sostenitore degli impianti solari per la desalinizzazione dell'acqua e dei sistemi di raccolta dell'energia solare basati sulla concentrazione (CSP). Su queste basi nel 2005 il CRS4 presentò una richiesta di finanziamento al Ministero della Ricerca per un progetto di un dimostratore solare termodinamico a concentrazione. Con questo progetto, avviato nel 2007, il CRS4, insieme a due imprese (RTM e SAPIO) a due dipartimenti di Ingegneria dell'Università di Cagliari e all'agenzia regionale Sardegna Ricerche, sta ultimando il corso di formazione per 30 laureati sardi, mentre la costruzione del dimostratore dovrebbe avvenire entro il 2012, nella zona industriale di Macchiareddu.
Questi argomenti saranno affrontati da Bruno D'Aguanno, responsabile del Programma Energie Rinnovabili del CRS4, nel corso di un seminario in programma il 9 novembre alle 11.00 nella Sala Auditorium di Via Roma 253, a Cagliari. "Questa è la prima volta - spiega Bruno D'Aguanno - che l'Italia si presenterà all'elaborazione delle linee guida dei Programmi Quadro europei con un programma strutturato e con una visione di sistema".
Quali sono le attese?
"Da questa operazione ci si aspetta di ottenere un congro ritorno in termini progettuali, in grado di invertire la tendenza che vede l'Italia perennemente nelle ultime posizioni tra i paesi europei con progetti finanziati dai Programmi Quadro".
Quali sono i punti qualificanti della visione italiana sull'energia solare a concentrazione?
"Questa visione, che è basata sia sul fotovoltaico che sul termico, prevede lo sviluppo di sperimentazioni per l'alta temperatura, principalmente torri solari, l'ibridizzazione, i sistemi di piccola taglia, con potenze fino ai 5 MW, e l'integrazione negli edifici, anche di pregio, del fotovoltaico a concentrazione".
In quale settore si colloca la Sardegna?
"I lungimiranti sforzi di ricerca effettuati dal CRS4 e dall'Enea nei tempi in cui erano guidati dal Nobel Rubbia, degli investimenti nella tecnologia del solare concentrato di un industriale illuminato come Angelantoni, ma anche Enel e Enea che, congiuntamente, hanno realizzato l'impianto a sali fusi di Priolo, in Sicilia. È il settore dell'alta temperatura, che si traduce in aumento di efficienza e di forte abbattimento dei costi delle tecnologie, è il settore in cui l'Italia detiene la leadership a livello europeo".
Con quali fondi?
"Qui sta la nota dolente. L'operazione, pur lodevole, si fonda su un'amara constatazione: le casse dei ministeri preposti all'incentivazione di ricerca e innovazione sono vuote. Quindi l'unica strada percorribile è quella europea".

Andrea Mameli
Ricercatore Energie Rinnovabili, CRS4

mercoledì 12 ottobre 2011

Il CRS4 partecipa alla costituzione della Piattaforma tecnologica italiana sul Solare a concentrazione

Lunedì 19 settembre 2011 il fisico Bruno D’Aguanno, direttore del Programma Energie Rinnovabili del CRS4, ha partecipato alla costituzione della Piattaforma tecnologica italiana sull’Energia Solare a Concentrazione, insieme alle principali imprese del settore energetico, e alle Università e centri di ricerca coinvolti attivamente in questo campo.
L'organismo, la cui denominazione estesa è "Piattaforma Tecnologica Italiana per l’armonizzazione della Rappresentanza degli interessi italiani in Europa nel Settore dell’Energia Solare a Concentrazione", ha come obiettivo principale ottimizzare le azioni da intraprendere, in termini di costituzione di precise visioni energetiche future, per il ritorno degli investimenti di ricerca effettuati dall’Italia in ambito europeo. Attualmente il ritorno si attesta intorno al 50% mentre in altri Paesi la percentuale è molto più elevata.
La Piattaforma è un’aggregazione di rappresentanza, di salvaguardia e di indirizzo degli interessi italiani nel settore dell'Energia Solare a Concentrazione in ambito europeo e, vista la presenza del MIUR, si qualifica come rappresentanza unica e istituzionalmente riconosciuta. E’ aperta a tutti e si divide in due settori: il settore del Solare Termico a Concentrazione e il settore del Fotovoltaico a Concentrazione, ciascuno dei quali coordina le proprie componenti industriali e di ricerca. Il coordinamento generale della Piattaforma è affidato ad Assoknowledge, il coordinamento scientifico è affidato a Enel Green Power.
Entro la fine di ottobre, in seguito a tre momenti d’incontro e verifica, la Piattaforma produrrà un documento sulla visione italiana per il periodo 2014 - 2020, da sottomettere in sede comunitaria per l’elaborazione delle linee d’intervento e d’investimento sulla ricerca e sviluppo nell’ambito dell’Energia Solare a Concentrazione.
Nella Piattaforma la Sardegna è rappresentata dal Programma Energie Rinnovabili del CRS4, leader nella modellistica e negli sviluppi della ricerca sul solare termico a concentrazione, e dall’impresa Elianto, spin-off del CRS4, sviluppatrice di sistemi concentrazione con specchi di Fresnel. Bruno D’Aguanno, responsabile delle Energie Rinnovabili del CRS4, ha espresso il pieno sostegno all’iniziativa e concorda sulla necessità di avere un’unica rappresentanza istituzionale a sostegno delle iniziative italiane sull’Energia Solare a Concentrazione, sia a livello Europeo che a livello Italiano.
Il CRS4 ha altresì appoggiato la scelta di Enea come coordinatore delle istanze della ricerca e sviluppo, e quella di Archimede Solar Energy come coordinatore delle istanze dell’impresa. Si è espresso a favore di una rigida e inderogabile scaletta di incontri in modo da avere disponibile, per il 31 di ottobre, il documento di indirizzo dell’azienda Italia sugli sviluppi degli aspetti di ricerca, tecnologici e industriali dell’Energia Solare a Concentrazione per il periodo 2014 - 2020.
La riunione è stata organizzata dalla Direzione generale per l’Internazionalizzazione della Ricerca del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) in collaborazione con la Direzione scientifica di Assoknowledge, l’Associazione di per i Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria.

IMPRESE ADERENTI AL MOMENTO DELLA FONDAZIONE DELLA PIATTAFORMA

Almeco, Angelantoni Industrie, Archimede Solar Energy, CESI S.p.A., Elianto, ENEL Green Power, Maercegaglia-IMAT, Magaldi, Riello, Ronda High Tech, ST Microelectronics S.r.l., Struttura Informatica, TECNIMONT KT, TECHINT, Turboden.


UNIVERSITA’ E CENTRI DI RICERCA ADERENTI AL MOMENTO DELLA FONDAZIONE DELLA PIATTAFORMA
ENEA, CNR: Istituto di Elettrochimica, Istituto di Ottica, CRS4, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Modena.


ASSOCIAZIONI / ENTI / FONDAZIONI ADERENTI AL MOMENTO DELLA FONDAZIONE DELLA PIATTAFORMA
APRE, Assoknowledge, ANEST, Fondazione Bruno Visentini.

mercoledì 31 agosto 2011

The Italian CSP supply chain; the new frontiers of hybridization. ZeroEmision 2011

ZeroEmission 2011 - The italian CSP
Session Chair: Vittorio Brignoli (RSE)

14.30-14.50 Opening of the session and introduction by the Chair
A regional distribution scenario of CSP power plants in Italy according to the Action Plan for Renewable Energies issued on 2010
Vittorio Brignoli (RSE)

14.50-15.10 CSP in Sardinia: research, development, applications
Bruno D’Aguanno (Crs4)

15.10-15.30 Massimo D'Aiuto (Simest)

15.30-15.50 The FREeSUN Project
Antonio Toro (F.E.R.A.)

16.00-17.30 Roundtable: "Responses from the Italian CSP industry"
Invited speakers:
- Mauro Zenobi (Angelantoni Industrie)
- Marco Baresi (Turboden)
- Fabrizio Bizzarri (Enel Green Power)
- Luciano Lucatello (Reflex)
- Andrea Petrelli (Toto)
- Giancarlo Spotti (Marcegaglia)

17.30 Conclusions

domenica 6 febbraio 2011

9 novembre 2011: "Rapporti tra ricerca, tecnologia e applicazioni industriali nel campo dell’energia solare a concentrazione" (Bruno D'Aguanno)

CRS4 seminari Il 9 novembre 2011 alle 11.00 (Sala Auditorium, Via Roma 253, Cagliari) Bruno D’Aguanno (Responsabile Programma Energie Rinnovabili del CRS4) terrà il seminario: "Rapporti tra ricerca, tecnologia e applicazioni industriali nel campo dell’energia solare a concentrazione".

Collana di seminari organizzati dal CRS4

venerdì 13 agosto 2010

Comunicare le Energie Rinnovabili (Mameli, D'Aguanno), in: atti di Fisica (INFN, Trieste, ottobre 2007)

comunicare fisica COMUNICARE LE ENERGIE RINNOVABILI ATTRAVERSO LA SPERIMENTAZIONE DIRETTA E LE IMMAGINI. Andrea Mameli (a), Bruno D’Aguanno (b)
(a) mameli@crs4.it CRS4, Parco Tecnologico della Sardegna, ed. 1, 09010 Pula (Cagliari)
(b) bruno@crs4.it CRS4, Parco Tecnologico della Sardegna, ed. 1, 09010 Pula (Cagliari)
Sommario
La necessità di aumentare la conoscenza e il consenso intorno alle energie rinnovabili impone l'adozione di misure comunicative adattabili a svariate circostanze e diverse tipologie di utenti. L'impiego del piccolo laboratorio itinerante, per sperimentare e giocare con i principi e le tecniche alla base delle energie rinnovabili, insieme all'utilizzo di immagini (disegni, fumetti, animazioni digitali, cortometraggi) possono fornire validi supporti per prendere contatto, intuire, capire. Ma anche semplicemente per iniziare a ridurre distanze culturali. Intorno ai reali laboratori di sperimentazione delle energie rinnovabili attualmente in costruzione al CRS4 vengono realizzate una serie di attività dimostrative e divulgative dirette a molteplici pubblici. Questo lavoro presenterà le attività di comunicazione della scienza progettate e realizzate dal gruppo di lavoro sulle Energie Rinnovabili del CRS4. Nel presente articolo vengono presentate le attività finora svolte e quelle in programma per i prossimi anni nell'ambito del progetto Estate Lab Lab (costruzione di un dimostratore solare termodinamico).
1. Relazioni tra comunicazione della scienza e immagini
La necessità di illustrare accuratamente previsioni teoriche e risultati sperimentali impone un'efficace esibizione di immagini accanto al testo scritto. La data di nascita del connubio verbale-iconico viene convenzionalmente associata con la pubblicazione nel Sidereus nuncius da parte di Galileo Galilei: testo del marzo 1608 contenente una serie di disegni raffiguranti la superficie della Luna. In questi acquerelli, secondo lo storico dell'arte Samuel Edgerton, l'abilità di Galileo nel riconoscere le macchie lunari come ombre proiettate dai rilievi derivava dalla conoscenza della teoria delle ombre e della formazione prospettica maturata in ambiente fiorentino (il pittore Ludovico Cardi riconosceva in Galilei il suo maestro di prospettiva). [Edgerton, 1984]
Negli ultimi vent’anni lo spazio dedicato alle illustrazioni in riviste come Nature e Science è cresciuta considerevolmente, sebbene in notevole ritardo rispetto ai periodici destinati al grande pubblico (dove le immagini rivestono un ruolo preminente) forse a causa della diffidenza degli scienziati nei confronti della comunicazione visiva diversa da quella strettamente. Ora non bisogna però eccedere dal lato opposto: la scienza non deve cioè subire un’eccessiva spettacolarizzazione per immagini. [Ottino, 2003].
Tuttavia l’azione delle illustrazioni è di rinforzo rispetto ai contenuti editoriali, proprio come fosse arte al servizio della scienza. È lecito aspettarsi che i lettori siano in grado di non confondersi tra i risultati di una ricerca scientifica e un’illustrazione artistica perché, presumibilmente, questo modo di comunicare la scienza è divenuto ormai convenzionale. [Ippolito, 2003].
Indubbiamente l’evoluzione nel gusto, nelle aspettative e nelle percezioni del pubblico e degli scienziati è stata favorita da molteplici fattori. Risulta significativo, ad esempio, lo sforzo compiuto dai disegnatori dei comics di riavvicinarsi al reale [Lee, Buscema, 1977] nonostante la persistente sospensione dell’incredulità nel mondo fantastico raccontato dai fumetti [Gresh, Weinberg] come pure la grande varietà di proposte [Giorello, Gaspa, 2007] e la sostanziale mancanza di vincoli formali che contraddistingue in genere l’ambiente creativo. [Mameli, Murgia, Cabras, 2007].
Significativo a questo proposito l’inserimento dei comics all’interno dei seminari per le matricole del corso di laurea in fisica (Università del Minnesota) con il titolo: “Tutto ciò che so della scienza l’ho imparato dai fumetti”. [Kakalios, 2007].
Nell’epoca post moderna dominata dall’immagine, come acutamente osservava Italo Calvino nelle Lezioni americane (1988) i media trasformano il mondo nella sua immagine. E oggi la cosiddetta visual culture si attesta come linguaggio e forma della comunicazione umana, interattiva e dialogica, in grado di produrre e costruire significati. [Biondi, 2007]
Il rapporto tra i processi di formazione della conoscenza scientifica e le immagini può riguardare anche l’illustrazione delle tappe costruttive di un impianto, come nel caso del Sardinia Radio Telescope: antenna paraboloidale di 64 m di diametro (attualmente in costruzione a 35 km da Cagliari) che una volta ultimata diverrà la più grande d’Italia). [SRT]
2 Il laboratorio di educazione alle energie rinnovabili
Il CRS4 (Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna) sta realizzando il progetto ESTATE LAB (finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca: DM23161 del 30/11/2006, Progetto di Ricerca: Laboratorio pubblico-privato per lo sviluppo di tecnologie per l’energia solare termica ad alta temperatura) volto a dimostrare la fattibilità della produzione, efficiente, pulita e competitiva, di energia elettrica a partire dalla fonte energetica solare, attraverso la gestione termodinamica ad alta temperatura (550 ºC) dell'energia solare raccolta, concentrata e immagazzinata. Intorno al laboratorio sorgeranno tre corsi di alta formazione e saranno allestiti dei modellini in scala ridotta del dimostratore. [ESTATE LAB]
2.1 La logica delle attività
L’esigenza di far conoscere la tecnologia solare a concentrazione – CSP – e la necessità di rispondere a frequenti interrogativi di carattere più generale (Cos’è l’energia? Cosa sono le energie rinnovabili? Cosa sono le catene di approvvigionamento energetico? etc) impone di affiancare al progetto una serie di iniziative divulgative. L’obiettivo principale è l’ampliamento delle conoscenze nel grande pubblico intorno al tema delle energie (rinnovabili). Per perseguire questi scopi l’uso delle immagini diviene fondamentale.
Sulla scorta della curiosità e dell’interesse destato dalle fasi costruttive del Sardinia Radio Telescope, abbiamo scelto un percorso divulgativo a ritroso in cui si parte dal come si costruisce, si passa poi al come funziona per giungere infine ai principi che ne guidano il funzionamento. Le modalità per mettere in pratica questo proposito divulgativo sono essenzialmente due: impiego delle immagini riprese nei contesti costruttivi e attività di simulazione reale di trasformazione dell’energia per mezzo di modellini in scala.
Al primo aspetto si unisce la creazione di un blog, nel quale vengono messe a disposizione le documentazioni visive (foto, filmati, fumetti e in futuro animazioni digitali e cartoni). [Blog Crs4EnergieRinnovabili].
2.2 Le attività svolte
Nel corso del Festival di letteratura per ragazzi Tuttestorie (Cagliari, 5 e 6 ottobre 2007) al laboratorio di educazione alle energie rinnovabili del CRS4 è stata affidata la conduzione di una serie di attività con gli studenti delle scuole elementari e medie (provenienti da tutta la Sardegna) comprendenti l’uso di modellini in scala di centrale idroelettrica, solare e eolica, un’automobilina a energia solare e un motore Stirling. In particolare, per i bambini e i ragazzi ha destato notevole interesse constatare la trasformazione dell’energia muscolare, necessaria a sollevare un bidoncino d’acqua, in energia elettrica, originata dal movimento della dinamo azionata con la caduta del liquido.
In occasione della Settimana cittadina della Scienza, organizzata dal comitato Scienza Società Scienza, dal 10 al 12 novembre 2007, il laboratorio di educazione alle energie rinnovabili del CRS4 ha gestito di una serie di incontri con gli studenti delle scuole elementari e medie provenienti da tutta la Sardegna. Ha destato particolare interesse assistere alla creazione di idrogeno (fuel cell alimentata a batteria o con un piccolo pannello solare) e la successiva estrazione di energia elettrica con una seconda cella e il conseguente movimento della macchinetta. Tutte le attività sono state documentate con foto e filmati e inserite nel Blog.
Sono in programma altre attività del laboratorio in occasione della terza edizione del Festival della Scienza di Orgosolo (Nuoro) dal 30 maggio al primo giugno.
2.3 Possibili sviluppi futuri
La necessità di attrezzare il laboratorio educativo delle energie rinnovabili del CRS4 in tempi brevi ha imposto l’impiego di apparati didattici acquistati già pronti. Sono stati aggiunti solo alcuni elementi (come la corda e il bidoncino d’acqua, issato a braccia dai ragazzi su un ramo di un albero). In futuro si ritiene invece di fondamentale importanza progettare e realizzare una serie di modellini in loco, preferibilmente utilizzando materiali di scarto, compresa una centrale solare a concentrazione in miniatura. L’interazione con il pubblico generico, con altri centri di ricerca, con le scuole e alcuni corsi universitari costituirà nei prossimi anni, un fattore strategico per i laboratorio di educazione alle energie rinnovabili del CRS4. Per questo il blog costituirà il punto di riferimento, con l’obiettivo di coinvolgere anche altri soggetti nell’inserimento di testi, immagini e filmati.
3 Conclusioni
L’esperienza fin qui condotta dal laboratorio di educazione alle energie rinnovabili del CRS4 ha rilevato una forte sete di conoscenza intorno al tema. Le attività divulgative saranno quindi considerate parte integrante delle azioni di ricerca e sviluppo, con la consapevolezza che far conoscere i risultati delle attività scientifiche è una necessità e insieme un dovere.
Referenze
1) S. Edgerton, Galileo, florentine Disegno, and the Strange Spottedness of the Moon, in Art Journal, XLIV, pp. 225-33 (1984)
2) J. Ottino, Is a picture worth 1,000 words?, in Nature 421, 474-476 (30 January 2003)
3) F. Ippolito, The subtle beauty of art in the service of science, in Nature: 422, 15 (2003)
4) S: Lee, J. Bushema, How to draw comics. The Marvel way. First Fireside Edition (1977)
5) L. Gresh, R. Weinberg, Superman contro Newton. I supereroi dei fumetti e la loro scienza (vera e falsa). Apogeo (2005)
6) G. Giorello, P.L. Gaspa, La scienza tra le nuvole. Da Pippo Newton a Mr Fantastic, Raffaello Cortina Editore (2007)
7) A. Mameli, F. Murgia, C. Cabras, Comunicare la scienza con il fumetto e con il disegno animato, in Atti del V Convegno Nazionale sulla comunicazione della scienza. 153-162 (2007)
8) J. Kakalios. La fisica dei supereroi. Einaudi (2007)
9) T. Biondi. La fabbrica delle immagini. Cultura e psicologia dell’arte filmica. Edizioni Magi. (2007)
10) SRT: http://www.srt.inaf.it/
11) ESTATE LAB: http://www.crs4.it/ecp/projects/ESTATE/Home.html
12) Blog Crs4EnergieRinnovabili: http://crs4energierinnovabili.blogspot.com/


In: Atti ComunicareFisica 2007, Trieste, 1-6 ottobre 2007