Blog del Programma Energie Rinnovabili
martedì 23 febbraio 2010
Risparmio e autoproduzione: ecco perché la soluzione energetica passa per le rinnovabili (Tiscali notizie 23/2/2010)
"Risparmio e autoproduzione: ecco perché la soluzione energetica passa per le rinnovabili" - intervista a Bruno D'Aguanno (Tiscali notizie 23 febbraio 2010)
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venerdì 19 febbraio 2010
L'economia del tallone (Oggi Scienza 15 febbraio 2010)
L'economia del tallone (Oggi Scienza 15 febbraio 2010) Camminare (ma non correre) sul tallone fa risparmiare un sacco di energia, e anche se questo non spiega l’origine evolutiva di questa postura, dimostra perché l’essere umano è un ottimo camminatore. [SEGUE SU OGGISCIENZA...]
L'argomento fornisce lo spunto per ulteriori approfondimenti:
Human use heel first gait because it is efficient for walking (Cunningham, C. B., Schilling, N., Anders, C. and Carrier, D. R. (2010). The influence of foot posture on the cost of transport in humans. Journal of Experimental Biology. 213, 790-797)-
Human Gait Adapted for Efficient Walking at the Cost of Efficient Running ScienceDaily. Feb. 12, 2010. Adapted from materials provided by University of Utah.
The Energetic Paradox of Human Running and Hominid Evolution David R. Carrier, Current Antropology, August-October, 1984 Vol. 25 (4):483-495)
Carrier's article on hominid evolution argues that despite the high energy expenditures in hominid running, they developed a distinct economy of energy use through physiological adaptations that helped them overcome this disadvantage. These adaptations propelled them into a superior position in the predatory and evolutionary hierarchy. To support his proposal, he recalls examples of hunters in a number of different cultures that engage in persistence hunting, a technique in which hunters run their prey down until it dies from exhaustion. Drawing from ideas and data from past studies of mammalian locomotion and energy expenditures, Carrier is able to weigh the advantages and disadvantages in various modes of locomotion and physiology ranging from rabbits to humans. He utilizes graphs and diagrams to illustrate his conclusions.
L'argomento fornisce lo spunto per ulteriori approfondimenti:
Human use heel first gait because it is efficient for walking (Cunningham, C. B., Schilling, N., Anders, C. and Carrier, D. R. (2010). The influence of foot posture on the cost of transport in humans. Journal of Experimental Biology. 213, 790-797)-
Human Gait Adapted for Efficient Walking at the Cost of Efficient Running ScienceDaily. Feb. 12, 2010. Adapted from materials provided by University of Utah.
The Energetic Paradox of Human Running and Hominid Evolution David R. Carrier, Current Antropology, August-October, 1984 Vol. 25 (4):483-495)
Carrier's article on hominid evolution argues that despite the high energy expenditures in hominid running, they developed a distinct economy of energy use through physiological adaptations that helped them overcome this disadvantage. These adaptations propelled them into a superior position in the predatory and evolutionary hierarchy. To support his proposal, he recalls examples of hunters in a number of different cultures that engage in persistence hunting, a technique in which hunters run their prey down until it dies from exhaustion. Drawing from ideas and data from past studies of mammalian locomotion and energy expenditures, Carrier is able to weigh the advantages and disadvantages in various modes of locomotion and physiology ranging from rabbits to humans. He utilizes graphs and diagrams to illustrate his conclusions.
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martedì 16 febbraio 2010
lunedì 15 febbraio 2010
ENERGIA: NASCE ENERGY EMPIRE, GIOCO PER CONOSCERE LE RINNOVABILI (AGI ENERGIA 15 febbraio 2010)
ENERGIA: NASCE ENERGY EMPIRE, GIOCO PER CONOSCERE LE RINNOVABILI
lunedì 15 febbraio 2010 12.30
(AGI) - Trieste, 15 feb. - Si chiama ''Energy Empire'' il nuovo nato nella grande famiglia dei giochi da tavolo, un gioco a carattere ludo-didattico per conoscere il mondo delle energie rinnovabili, divertendosi. Ideato da tre giovani laureati con il pallino della comunicazione scientifica ''Energy Empire'' nasce come progetto conclusivo di un master sulle energie rinnovabili organizzato nell'ambito del progetto - T.E.R.S.O (Talenti, Energia, Ricerca, Sviluppo, Organizzazione) - che ha avuto AREA Science Park Trieste tra i partner principali. Finanziato dalla Fondazione per il Sud all'interno dei progetti per lo Sviluppo del capitale umano di eccellenza, il Master T.E.R.S.O. ha formato quindici laureati residenti nella regione Sardegna con l'obiettivo di contrastare la ''fuga dei cervelli'', favorire la creazione di impresa e l'inserimento in organizzazioni del territorio. Tanta curiosita', un pizzico di competenza scientifica e almeno dodici anni d'eta' sono i requisiti per poter giocare a ''Energy Empire'', un gioco che mette in luce gli aspetti positivi delle energie sostenibili e le problematiche relative alla loro diffusione e al loro utilizzo. Obiettivo del gioco e' sostituire gradualmente l'energia prodotta da fonti fossili con quella generata da fonti rinnovabili; stando sempre attenti a rispettare i vincoli e le condizioni dettate dall'Unione Europea. Si puo' giocare da un minimo di due e un massimo di cinque giocatori. A vincere e' chi raggiunge la completa sostenibilita' energetica oppure chi rimane in gara per ultimo. A meta' strada tra Monopoli e Trivial Pursuit, ''Energy Empire'' consta di un tabellone raffigurante l'Europa, su cui sono rappresentate cinque nazioni, pedine di diversa grandezza e forma, carte della Rinnovativita', della Ricerca e delle Domande e un dado a dodici facce. Al momento sono stati realizzati, a titolo di prototipo e grazie al contributo di AREA, cento esemplari del nuovo gioco da tavolo. (AGI) Cli/Ts/Bru
lunedì 15 febbraio 2010 12.30
(AGI) - Trieste, 15 feb. - Si chiama ''Energy Empire'' il nuovo nato nella grande famiglia dei giochi da tavolo, un gioco a carattere ludo-didattico per conoscere il mondo delle energie rinnovabili, divertendosi. Ideato da tre giovani laureati con il pallino della comunicazione scientifica ''Energy Empire'' nasce come progetto conclusivo di un master sulle energie rinnovabili organizzato nell'ambito del progetto - T.E.R.S.O (Talenti, Energia, Ricerca, Sviluppo, Organizzazione) - che ha avuto AREA Science Park Trieste tra i partner principali. Finanziato dalla Fondazione per il Sud all'interno dei progetti per lo Sviluppo del capitale umano di eccellenza, il Master T.E.R.S.O. ha formato quindici laureati residenti nella regione Sardegna con l'obiettivo di contrastare la ''fuga dei cervelli'', favorire la creazione di impresa e l'inserimento in organizzazioni del territorio. Tanta curiosita', un pizzico di competenza scientifica e almeno dodici anni d'eta' sono i requisiti per poter giocare a ''Energy Empire'', un gioco che mette in luce gli aspetti positivi delle energie sostenibili e le problematiche relative alla loro diffusione e al loro utilizzo. Obiettivo del gioco e' sostituire gradualmente l'energia prodotta da fonti fossili con quella generata da fonti rinnovabili; stando sempre attenti a rispettare i vincoli e le condizioni dettate dall'Unione Europea. Si puo' giocare da un minimo di due e un massimo di cinque giocatori. A vincere e' chi raggiunge la completa sostenibilita' energetica oppure chi rimane in gara per ultimo. A meta' strada tra Monopoli e Trivial Pursuit, ''Energy Empire'' consta di un tabellone raffigurante l'Europa, su cui sono rappresentate cinque nazioni, pedine di diversa grandezza e forma, carte della Rinnovativita', della Ricerca e delle Domande e un dado a dodici facce. Al momento sono stati realizzati, a titolo di prototipo e grazie al contributo di AREA, cento esemplari del nuovo gioco da tavolo. (AGI) Cli/Ts/Bru
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Un gioco da tavolo per conoscere le energie rinnovabili (UniCa news 15 febbraio 2010)
Cagliari, 15 febbraio 2010 - Tre giovani laureati sardi con il pallino della comunicazione scientifica hanno inventato un nuovo gioco da tavolo per conoscere il mondo delle energie rinnovabili. Loro sono Gianluca Carta, Martina Manieri e Giuseppe Nieddu e il nuovo nato, ''Energy Empire'', è un progetto conclusivo di un master sulle energie rinnovabili organizzato nell'ambito del progetto T.E.R.S.O (Talenti, Energia, Ricerca, Sviluppo, Organizzazione), che ha avuto AREA Science Park Trieste tra i partner principali.
Finanziato dalla Fondazione per il Sud all'interno dei progetti per lo Sviluppo del capitale umano di eccellenza, il Master ha formato 15 laureati residenti nella regione Sardegna con l'obiettivo di contrastare la ''fuga dei cervelli'', favorire la creazione di impresa e l'inserimento in organizzazioni del territorio.
Tanta curiosità, un pizzico di competenza scientifica e almeno 14 anni d'età sono i requisiti per poter giocare a ''Energy Empire'', un gioco che mette in luce gli aspetti positivi delle energie sostenibili e le problematiche relative alla loro diffusione e al loro utilizzo. Ogni giocatore rappresenta una Nazione, con una domanda di energia e una possibilità di spesa. Lo scopo del gioco è quello di sostituire gradualmente l’Energia finora generata da fonti fossili con quella prodotta da fonti rinnovabili. Il giocatore dovrà essere abile a districarsi fra costi, installazioni, ricerca e rinnovità, adottando la strategia migliore per diventare il primo paese ad essere alimentato solo con Energia Rinnovabile. Vince il primo giocatore capace di soddisfare il totale del suo fabbisogno energetico con le Energie Rinnovabili, oppure l’ultimo a rimanere in gioco. Si può giocare da un minimo di due e un massimo di cinque giocatori. Alla fine vince chi raggiunge la completa sostenibilità energetica oppure chi rimane in gara per ultimo. Gli esperti dicono che “Energy Empire” è un gioco a metà strada tra Monopoli e Trivial Pursuit: consta di un tabellone raffigurante l'Europa, su cui sono rappresentate cinque nazioni, pedine di diversa grandezza e forma, carte della Rinnovatività, della Ricerca e delle Domande e un dado a dodici facce.
Al momento sono stati realizzati, a titolo di prototipo e grazie al contributo di AREA, cento esemplari del nuovo gioco da tavolo.
I tre giovani hanno fondato ScienzUp, un’associazione di promozione sociale che si occupa della diffusione della cultura scientifica, in particolare per quanto riguarda le Energie Rinnovabili e la Sostenibilità Ambientale.
Energy Empire nasce come progetto conclusivo del Master, in seguito ad uno stage presso CRS4 e Laboratorio Scienza S.r.l., con lo scopo di proporre uno strumento per la divulgazione degli argomenti riguardanti le Energie Rinnovabili che fosse allo stesso tempo istruttivo e ludico. “Il suo obiettivo – dichiarano i tre laureati - è uscire dai canoni della comunicazione scientifica per raggiungere un pubblico più vasto”.
Nei programmi dell’associazione ci sono organizzazioni di manifestazioni scientifiche a tema e la creazione di nuovi kit e giochi a sfondo scientifico, sempre nell’ottica di una comunicazione divertente, semplice ma mai banale.
Energy Empire
Finanziato dalla Fondazione per il Sud all'interno dei progetti per lo Sviluppo del capitale umano di eccellenza, il Master ha formato 15 laureati residenti nella regione Sardegna con l'obiettivo di contrastare la ''fuga dei cervelli'', favorire la creazione di impresa e l'inserimento in organizzazioni del territorio.
Tanta curiosità, un pizzico di competenza scientifica e almeno 14 anni d'età sono i requisiti per poter giocare a ''Energy Empire'', un gioco che mette in luce gli aspetti positivi delle energie sostenibili e le problematiche relative alla loro diffusione e al loro utilizzo. Ogni giocatore rappresenta una Nazione, con una domanda di energia e una possibilità di spesa. Lo scopo del gioco è quello di sostituire gradualmente l’Energia finora generata da fonti fossili con quella prodotta da fonti rinnovabili. Il giocatore dovrà essere abile a districarsi fra costi, installazioni, ricerca e rinnovità, adottando la strategia migliore per diventare il primo paese ad essere alimentato solo con Energia Rinnovabile. Vince il primo giocatore capace di soddisfare il totale del suo fabbisogno energetico con le Energie Rinnovabili, oppure l’ultimo a rimanere in gioco. Si può giocare da un minimo di due e un massimo di cinque giocatori. Alla fine vince chi raggiunge la completa sostenibilità energetica oppure chi rimane in gara per ultimo. Gli esperti dicono che “Energy Empire” è un gioco a metà strada tra Monopoli e Trivial Pursuit: consta di un tabellone raffigurante l'Europa, su cui sono rappresentate cinque nazioni, pedine di diversa grandezza e forma, carte della Rinnovatività, della Ricerca e delle Domande e un dado a dodici facce.
Al momento sono stati realizzati, a titolo di prototipo e grazie al contributo di AREA, cento esemplari del nuovo gioco da tavolo.
I tre giovani hanno fondato ScienzUp, un’associazione di promozione sociale che si occupa della diffusione della cultura scientifica, in particolare per quanto riguarda le Energie Rinnovabili e la Sostenibilità Ambientale.
Energy Empire nasce come progetto conclusivo del Master, in seguito ad uno stage presso CRS4 e Laboratorio Scienza S.r.l., con lo scopo di proporre uno strumento per la divulgazione degli argomenti riguardanti le Energie Rinnovabili che fosse allo stesso tempo istruttivo e ludico. “Il suo obiettivo – dichiarano i tre laureati - è uscire dai canoni della comunicazione scientifica per raggiungere un pubblico più vasto”.
Nei programmi dell’associazione ci sono organizzazioni di manifestazioni scientifiche a tema e la creazione di nuovi kit e giochi a sfondo scientifico, sempre nell’ottica di una comunicazione divertente, semplice ma mai banale.
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Energy Empire, il gioco da tavolo sulle energie rinnovabili (InnovAzione 15 febbraio 2010)
Energy Empire, il gioco da tavolo sulle energie rinnovabili
(Scritto da Redazione. Lunedì 15 Febbraio 2010)
Si chiama "Energy Empire” il nuovo nato nella grande famiglia dei giochi da tavolo, un gioco a carattere ludo-didattico per conoscere il mondo delle energie rinnovabili, divertendosi.
Ideato da tre giovani laureati con il pallino della comunicazione scientifica, “Energy Empire” nasce come progetto conclusivo di un master sulle energie rinnovabili organizzato nell’ambito del progetto - T.E.R.S.O (Talenti, Energia, Ricerca, Sviluppo, Organizzazione) - che ha avuto AREA Science Park tra i partner principali. Finanziato dalla Fondazione per il Sud all’interno dei progetti per lo Sviluppo del capitale umano di eccellenza, il Master T.E.R.S.O. ha formato quindici laureati residenti nella regione Sardegna con l’obiettivo di contrastare la “fuga dei cervelli”, favorire la creazione di impresa e l’inserimento in organizzazioni del territorio.
Tanta curiosità, un pizzico di competenza scientifica e almeno dodici anni d’età sono i requisiti per poter giocare a "Energy Empire”, un gioco che mette in luce gli aspetti positivi delle energie sostenibili e le problematiche relative alla loro diffusione e al loro utilizzo.
Obiettivo del gioco è sostituire gradualmente l’energia prodotta da fonti fossili con quella generata da fonti rinnovabili; stando sempre attenti a rispettare i vincoli e le condizioni dettate dall’Unione Europea. Si può giocare da un minimo di due e un massimo di cinque giocatori. A vincere è chi raggiunge la completa sostenibilità energetica oppure chi rimane in gara per ultimo.
A metà strada tra Monopoli e Trivial Pursuit, “Energy Empire”consta di un tabellone raffigurante l’Europa, su cui sono rappresentate cinque nazioni, pedine di diversa grandezza e forma, carte della Rinnovatività, della Ricerca e delle Domande e un dado a dodici facce.
Al momento sono stati realizzati, a titolo di prototipo e grazie al contributo di AREA, cento esemplari del nuovo gioco da tavolo.
(Scritto da Redazione. Lunedì 15 Febbraio 2010)
Si chiama "Energy Empire” il nuovo nato nella grande famiglia dei giochi da tavolo, un gioco a carattere ludo-didattico per conoscere il mondo delle energie rinnovabili, divertendosi.
Ideato da tre giovani laureati con il pallino della comunicazione scientifica, “Energy Empire” nasce come progetto conclusivo di un master sulle energie rinnovabili organizzato nell’ambito del progetto - T.E.R.S.O (Talenti, Energia, Ricerca, Sviluppo, Organizzazione) - che ha avuto AREA Science Park tra i partner principali. Finanziato dalla Fondazione per il Sud all’interno dei progetti per lo Sviluppo del capitale umano di eccellenza, il Master T.E.R.S.O. ha formato quindici laureati residenti nella regione Sardegna con l’obiettivo di contrastare la “fuga dei cervelli”, favorire la creazione di impresa e l’inserimento in organizzazioni del territorio.
Tanta curiosità, un pizzico di competenza scientifica e almeno dodici anni d’età sono i requisiti per poter giocare a "Energy Empire”, un gioco che mette in luce gli aspetti positivi delle energie sostenibili e le problematiche relative alla loro diffusione e al loro utilizzo.
Obiettivo del gioco è sostituire gradualmente l’energia prodotta da fonti fossili con quella generata da fonti rinnovabili; stando sempre attenti a rispettare i vincoli e le condizioni dettate dall’Unione Europea. Si può giocare da un minimo di due e un massimo di cinque giocatori. A vincere è chi raggiunge la completa sostenibilità energetica oppure chi rimane in gara per ultimo.
A metà strada tra Monopoli e Trivial Pursuit, “Energy Empire”consta di un tabellone raffigurante l’Europa, su cui sono rappresentate cinque nazioni, pedine di diversa grandezza e forma, carte della Rinnovatività, della Ricerca e delle Domande e un dado a dodici facce.
Al momento sono stati realizzati, a titolo di prototipo e grazie al contributo di AREA, cento esemplari del nuovo gioco da tavolo.
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