Assemblea Pubblica: Solare Termodinamico a Vallermosa.
Con l’intento di fornire elementi di valutazione e di giudizio per una corretta informazione, e consentire ai cittadini di Vallermosa di raggiungere una scelta consapevole sulle energie rinnovabili con particolare attenzione al Solare Termodinamico, Alternativa per Vallermosa organizza per il giorno venerdì 19/04/2013, dalle ore 17,30 alle ore 20,00, presso i locali della Casa Comunale di Via Adua, un incontro-dibattito al quale interverranno:
Marco Camerada: Ricercatore nel Solare Termodinamico;
Vincenzo Tiana: Presidente di LegaAmbiente Sardegna;
Carmine Falconi: Dirigente di Ambiente e Vita Sardegna Onlus;
Alberto Scanu: Sardinia Green Island.
Blog del Programma Energie Rinnovabili
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mercoledì 17 aprile 2013
martedì 25 ottobre 2011
Al CRS4 nuove prospettive per le energie rinnovabili (Archimede Webzine)

Il 17 ottobre, nella sede del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), si è riunita la "Piattaforma Tecnologica Italiana Energia Solare a Concentrazione", costituita il 19 settembre. Alla riunione, organizzata dalla Direzione generale per l'Internazionalizzazione della Ricerca del MIUR in collaborazione con la Direzione scientifica dell'Associazione per i Servizi Innovativi e Tecnologici Assoknowledge (Confindustria) la Sardegna è rappresentata dal centro di ricerca CRS4 e dall'impresa Elianto (spin-off del CRS4), insieme a Almeco, Angelantoni Industrie, Archimede Solar Energy, CNR, Enel Green Power, Marcegaglia-IMAT, Riello, ST Microelectronics, Struttura Informatica, Tecnimont KT, Techint, Turboden CNR, Università degli Studi di Modena.
La Piattaforma, strutturata in due settori (Solare Termico a Concentrazione e Fotovoltaico a Concentrazione), si è riunita per definire le linee guida della ricerca italiana sulle energie solari a concentrazione, relativamente al periodo 2014-2020. La visione andrà a costituire, una volta integrata ai pacchetti di proposte derivanti dalle relative piattaforme tecnologiche, le linee guida italiane per la ricerca da presentare in sede comunitaria il prossimo 30 novembre. L'impegno del CRS4 in questo settore ha inizio nel 1999 quando fu coinvolto dal Centro Ricerche Fiat di Torino nella progettazione delle Fuel Cell, le Celle a Combustibile, pensate per alimentare l'auto elettrica, quando ancora rientrava nei progetti della casa torinese. Dopo pochi anni la Fiat abbandonò questa tecnologia ma il CRS4 ha proseguito sulla strada delle fonti rinnovabili, sviluppando conoscenze e esperienze. A quei tempi il Nobel per la Fisica Carlo Rubbia, allora presidente del CRS4, fu convinto sostenitore degli impianti solari per la desalinizzazione dell'acqua e dei sistemi di raccolta dell'energia solare basati sulla concentrazione (CSP). Su queste basi nel 2005 il CRS4 presentò una richiesta di finanziamento al Ministero della Ricerca per un progetto di un dimostratore solare termodinamico a concentrazione. Con questo progetto, avviato nel 2007, il CRS4, insieme a due imprese (RTM e SAPIO) a due dipartimenti di Ingegneria dell'Università di Cagliari e all'agenzia regionale Sardegna Ricerche, sta ultimando il corso di formazione per 30 laureati sardi, mentre la costruzione del dimostratore dovrebbe avvenire entro il 2012, nella zona industriale di Macchiareddu.
Questi argomenti saranno affrontati da Bruno D'Aguanno, responsabile del Programma Energie Rinnovabili del CRS4, nel corso di un seminario in programma il 9 novembre alle 11.00 nella Sala Auditorium di Via Roma 253, a Cagliari. "Questa è la prima volta - spiega Bruno D'Aguanno - che l'Italia si presenterà all'elaborazione delle linee guida dei Programmi Quadro europei con un programma strutturato e con una visione di sistema".
Quali sono le attese?
"Da questa operazione ci si aspetta di ottenere un congro ritorno in termini progettuali, in grado di invertire la tendenza che vede l'Italia perennemente nelle ultime posizioni tra i paesi europei con progetti finanziati dai Programmi Quadro".
Quali sono i punti qualificanti della visione italiana sull'energia solare a concentrazione?
"Questa visione, che è basata sia sul fotovoltaico che sul termico, prevede lo sviluppo di sperimentazioni per l'alta temperatura, principalmente torri solari, l'ibridizzazione, i sistemi di piccola taglia, con potenze fino ai 5 MW, e l'integrazione negli edifici, anche di pregio, del fotovoltaico a concentrazione".
In quale settore si colloca la Sardegna?
"I lungimiranti sforzi di ricerca effettuati dal CRS4 e dall'Enea nei tempi in cui erano guidati dal Nobel Rubbia, degli investimenti nella tecnologia del solare concentrato di un industriale illuminato come Angelantoni, ma anche Enel e Enea che, congiuntamente, hanno realizzato l'impianto a sali fusi di Priolo, in Sicilia. È il settore dell'alta temperatura, che si traduce in aumento di efficienza e di forte abbattimento dei costi delle tecnologie, è il settore in cui l'Italia detiene la leadership a livello europeo".
Con quali fondi?
"Qui sta la nota dolente. L'operazione, pur lodevole, si fonda su un'amara constatazione: le casse dei ministeri preposti all'incentivazione di ricerca e innovazione sono vuote. Quindi l'unica strada percorribile è quella europea".
Andrea Mameli
Ricercatore Energie Rinnovabili, CRS4
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mercoledì 12 ottobre 2011
Il CRS4 partecipa alla costituzione della Piattaforma tecnologica italiana sul Solare a concentrazione
Lunedì 19 settembre 2011 il fisico Bruno D’Aguanno, direttore del Programma Energie Rinnovabili del CRS4, ha partecipato alla costituzione della Piattaforma tecnologica italiana sull’Energia Solare a Concentrazione, insieme alle principali imprese del settore energetico, e alle Università e centri di ricerca coinvolti attivamente in questo campo.
L'organismo, la cui denominazione estesa è "Piattaforma Tecnologica Italiana per l’armonizzazione della Rappresentanza degli interessi italiani in Europa nel Settore dell’Energia Solare a Concentrazione", ha come obiettivo principale ottimizzare le azioni da intraprendere, in termini di costituzione di precise visioni energetiche future, per il ritorno degli investimenti di ricerca effettuati dall’Italia in ambito europeo. Attualmente il ritorno si attesta intorno al 50% mentre in altri Paesi la percentuale è molto più elevata.
La Piattaforma è un’aggregazione di rappresentanza, di salvaguardia e di indirizzo degli interessi italiani nel settore dell'Energia Solare a Concentrazione in ambito europeo e, vista la presenza del MIUR, si qualifica come rappresentanza unica e istituzionalmente riconosciuta. E’ aperta a tutti e si divide in due settori: il settore del Solare Termico a Concentrazione e il settore del Fotovoltaico a Concentrazione, ciascuno dei quali coordina le proprie componenti industriali e di ricerca. Il coordinamento generale della Piattaforma è affidato ad Assoknowledge, il coordinamento scientifico è affidato a Enel Green Power.
Entro la fine di ottobre, in seguito a tre momenti d’incontro e verifica, la Piattaforma produrrà un documento sulla visione italiana per il periodo 2014 - 2020, da sottomettere in sede comunitaria per l’elaborazione delle linee d’intervento e d’investimento sulla ricerca e sviluppo nell’ambito dell’Energia Solare a Concentrazione.
Nella Piattaforma la Sardegna è rappresentata dal Programma Energie Rinnovabili del CRS4, leader nella modellistica e negli sviluppi della ricerca sul solare termico a concentrazione, e dall’impresa Elianto, spin-off del CRS4, sviluppatrice di sistemi concentrazione con specchi di Fresnel. Bruno D’Aguanno, responsabile delle Energie Rinnovabili del CRS4, ha espresso il pieno sostegno all’iniziativa e concorda sulla necessità di avere un’unica rappresentanza istituzionale a sostegno delle iniziative italiane sull’Energia Solare a Concentrazione, sia a livello Europeo che a livello Italiano.
Il CRS4 ha altresì appoggiato la scelta di Enea come coordinatore delle istanze della ricerca e sviluppo, e quella di Archimede Solar Energy come coordinatore delle istanze dell’impresa. Si è espresso a favore di una rigida e inderogabile scaletta di incontri in modo da avere disponibile, per il 31 di ottobre, il documento di indirizzo dell’azienda Italia sugli sviluppi degli aspetti di ricerca, tecnologici e industriali dell’Energia Solare a Concentrazione per il periodo 2014 - 2020.
La riunione è stata organizzata dalla Direzione generale per l’Internazionalizzazione della Ricerca del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) in collaborazione con la Direzione scientifica di Assoknowledge, l’Associazione di per i Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria.
IMPRESE ADERENTI AL MOMENTO DELLA FONDAZIONE DELLA PIATTAFORMA
Almeco, Angelantoni Industrie, Archimede Solar Energy, CESI S.p.A., Elianto, ENEL Green Power, Maercegaglia-IMAT, Magaldi, Riello, Ronda High Tech, ST Microelectronics S.r.l., Struttura Informatica, TECNIMONT KT, TECHINT, Turboden.
UNIVERSITA’ E CENTRI DI RICERCA ADERENTI AL MOMENTO DELLA FONDAZIONE DELLA PIATTAFORMA
ENEA, CNR: Istituto di Elettrochimica, Istituto di Ottica, CRS4, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Modena.
ASSOCIAZIONI / ENTI / FONDAZIONI ADERENTI AL MOMENTO DELLA FONDAZIONE DELLA PIATTAFORMA
APRE, Assoknowledge, ANEST, Fondazione Bruno Visentini.
L'organismo, la cui denominazione estesa è "Piattaforma Tecnologica Italiana per l’armonizzazione della Rappresentanza degli interessi italiani in Europa nel Settore dell’Energia Solare a Concentrazione", ha come obiettivo principale ottimizzare le azioni da intraprendere, in termini di costituzione di precise visioni energetiche future, per il ritorno degli investimenti di ricerca effettuati dall’Italia in ambito europeo. Attualmente il ritorno si attesta intorno al 50% mentre in altri Paesi la percentuale è molto più elevata.
La Piattaforma è un’aggregazione di rappresentanza, di salvaguardia e di indirizzo degli interessi italiani nel settore dell'Energia Solare a Concentrazione in ambito europeo e, vista la presenza del MIUR, si qualifica come rappresentanza unica e istituzionalmente riconosciuta. E’ aperta a tutti e si divide in due settori: il settore del Solare Termico a Concentrazione e il settore del Fotovoltaico a Concentrazione, ciascuno dei quali coordina le proprie componenti industriali e di ricerca. Il coordinamento generale della Piattaforma è affidato ad Assoknowledge, il coordinamento scientifico è affidato a Enel Green Power.
Entro la fine di ottobre, in seguito a tre momenti d’incontro e verifica, la Piattaforma produrrà un documento sulla visione italiana per il periodo 2014 - 2020, da sottomettere in sede comunitaria per l’elaborazione delle linee d’intervento e d’investimento sulla ricerca e sviluppo nell’ambito dell’Energia Solare a Concentrazione.
Nella Piattaforma la Sardegna è rappresentata dal Programma Energie Rinnovabili del CRS4, leader nella modellistica e negli sviluppi della ricerca sul solare termico a concentrazione, e dall’impresa Elianto, spin-off del CRS4, sviluppatrice di sistemi concentrazione con specchi di Fresnel. Bruno D’Aguanno, responsabile delle Energie Rinnovabili del CRS4, ha espresso il pieno sostegno all’iniziativa e concorda sulla necessità di avere un’unica rappresentanza istituzionale a sostegno delle iniziative italiane sull’Energia Solare a Concentrazione, sia a livello Europeo che a livello Italiano.
Il CRS4 ha altresì appoggiato la scelta di Enea come coordinatore delle istanze della ricerca e sviluppo, e quella di Archimede Solar Energy come coordinatore delle istanze dell’impresa. Si è espresso a favore di una rigida e inderogabile scaletta di incontri in modo da avere disponibile, per il 31 di ottobre, il documento di indirizzo dell’azienda Italia sugli sviluppi degli aspetti di ricerca, tecnologici e industriali dell’Energia Solare a Concentrazione per il periodo 2014 - 2020.
La riunione è stata organizzata dalla Direzione generale per l’Internazionalizzazione della Ricerca del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) in collaborazione con la Direzione scientifica di Assoknowledge, l’Associazione di per i Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria.
IMPRESE ADERENTI AL MOMENTO DELLA FONDAZIONE DELLA PIATTAFORMA
Almeco, Angelantoni Industrie, Archimede Solar Energy, CESI S.p.A., Elianto, ENEL Green Power, Maercegaglia-IMAT, Magaldi, Riello, Ronda High Tech, ST Microelectronics S.r.l., Struttura Informatica, TECNIMONT KT, TECHINT, Turboden.
UNIVERSITA’ E CENTRI DI RICERCA ADERENTI AL MOMENTO DELLA FONDAZIONE DELLA PIATTAFORMA
ENEA, CNR: Istituto di Elettrochimica, Istituto di Ottica, CRS4, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Modena.
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APRE, Assoknowledge, ANEST, Fondazione Bruno Visentini.
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sabato 9 aprile 2011
Settimana Europea per le Energie Sostenibili 11-15 aprile 2011. Martedì 12 e giovedì 14 aprile a Macchiareddu (CA)

L'Energy Day si terrà il 12 e il 14 aprile a Macchiareddu (Sesta Strada Ovest - Uta) e coinvolgerà le scuole elementari e medie dei Comuni che hanno aderito all'iniziativa (Assemini e Capoterra). L'obiettivo principale delle due giornate è avvicinare i bambini al mondo delle energie innovabili, illustrando l'importanza dell'uso consapevole delle risorse.
Durante la mattina si spiegherà ai bambini che cos'è l'energia e la differenza tra l'utilizzo di fonti energetiche fossili e rinnovabili; si parlerà di risparmio energetico e si proietteranno dei mini documentari. I bambini inoltre troveranno: kit dimostrativi, una macchina elettrica, bici e generatori di corrente, nonché esperti in grado di stimolare attraverso il gioco la loro curiosità per la scienza. Al termine della visita, verrà distribuito un manuale sul tema delle energie rinnovabili e di riflessione sulle buone pratiche volte al risparmio energetico quotidiano.
Il Programma Energie Rinnovabili del CRS4 si occupa di studiare soluzioni innovative per le tecnologie solari termodinamiche ad alta concentrazione e per le celle a combustibile.
Il Cluster Tecnologico Energie Rinnovabili di Sardegna Ricerche è un gruppo di lavoro impegnato nella ricerca e sperimentazione di soluzioni innovative in campo energetico, in grado di favorire la transizione verso un società ecosostenibile.
lunedì 28 marzo 2011
Il CRS4 patecipa alla Settimana Europea delle Energie Rinnovabili "EU Sustainable Energy Week"

EU Sustainable Energy Week (EUSEW): 11 and 15 April 2011
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lunedì 14 giugno 2010
Le nuove frontiere delle energie rinnovabili e del risparmio energetico in Sardegna, Cagliari, 17 giugno Aula Magna Ingegneria

LE NUOVE FRONTIERE DELLE ENERGIE RINNOVABILI E DEL RISPARMIO ENERGETICO IN SARDEGNA. Cagliari, Aula Magna Facoltà Ingegneria, 17 giugno 2010 ore 15:00.
Al convegno, organizzato dalle Associazioni Studentesche Jan Palach e Jennas, intervengono:
- Giovanni Melis, Rettore dell'Università di Cagliari
- Giorgio Massacci, Preside della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Cagliari
- Fabio Pili, Presidente Associazioni Jennas
- Alessandro Sestu, Presidente Associazione Jan Palach
- Daniele Cocco (docente facoltà di Ingegneria Ingegneria dell'Università di Cagliari): Le biomasse
- Bruno D’Aguanno (direttore programma Energie Rinnovabili, CRS4, Pula): Il solare termodinamico a concentrazione e il suo ruolo negli scenari energetici
- Michele Saba (docente del Dipartimento di Fisica dell'Università di Cagliari): Il fotovoltaico organico
- Luca Piras (docente della facoltà di Economia dell'Università di Cagliari): Il business dell’energia
- Alfonso Damiano (docente della facoltà di Ingegneria dell'Università di Cagliari): La complessità nei sistemi energetici
- Gianluca Carta (Laboratorio Scienza): Il progetto Energy Empire, gioco di società studiato per promuovere le fonti rinnovabili.
Modera l'incontro Andrea Mameli, ricercatore e giornalista scientifico del CRS4.
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venerdì 2 aprile 2010
Anche il CRS4 al tavolo italo-palestinese su energia e bioarchitettura
Dal 26 marzo al 3 aprile quattro esperti italiani sono stati in missione a Gerusalemme per partecipare al primo tavolo tecnico italo-palestinese, a livello ministeriale, sulle energie rinnovabili e l'architettura eco-sostenibile in Medio Oriente. L'obiettivo è la realizzazione di edifici pubblici che seguano il principio della bioedilizia integrando l'uso di tutte le fonti rinnovabili, dal minieolico alla geotermia. Gli esperti sono l'architetto Mario Cucinella, noto a livello internazionale per la casa ecologica, supereconomica e a zero emissioni di anidride carbonica; due progettisti della "scuola di gomma" di Gerico, gli architetti Diego Torriani e Claudia Romano; Bruno D'Aguanno, ricercatore del CRS4, esperto di solare termodinamico.
Energie rinnovabili, primo tavolo tecnico italo-palestinese.
Ecoenergie e bioarchitettura per il futuro della Palestina.
Missione italiana per ecoedilizia e rinnovabili in Palestina.
Anche il CRS4 nella missione italiana per ecoedilizia e rinnovabili in Palestina.
La terza rivoluzione industriale arriva in Palestina (23 novembre 2009).
Cisgiordania, la scuola di gomma (Io donna, 17 dicembre 2009).
La scuola di gomma e Vento di Terra.
Energie rinnovabili, primo tavolo tecnico italo-palestinese.
Ecoenergie e bioarchitettura per il futuro della Palestina.
Missione italiana per ecoedilizia e rinnovabili in Palestina.
Anche il CRS4 nella missione italiana per ecoedilizia e rinnovabili in Palestina.
La terza rivoluzione industriale arriva in Palestina (23 novembre 2009).
Cisgiordania, la scuola di gomma (Io donna, 17 dicembre 2009).
La scuola di gomma e Vento di Terra.
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sabato 6 marzo 2010
Cappellacci: sulle energie rinnovabili Sardegna sarà un punto di riferimento
CAGLIARI, 13 GENNAIO 2010 - "Mentre affrontiamo le emergenze ereditate dal passato, pensiamo anche alla Sardegna del futuro. Cerchiamo simultaneamente soluzioni adeguate per chi oggi rischia di essere travolto dalla crisi e progettiamo un nuovo modello di sviluppo per la nostra Isola, coniugando il rispetto dell’ambiente e la creazione di nuova occupazione". È il messaggio del Presidente della Regione Ugo Cappellacci dato durante l’incontro con le autorità della Navarra. "La cooperazione tra regioni, come quella che stiamo mettendo in atto tra la nostra Isola e la Navarra, rientra tra le linee strategiche volute dall'Unione europea che premia, finanzia e incentiva progetti pilota che risaltano le eccellenze sul fronte della ricerca e dell’innovazione".
L’iniziativa - alla quale hanno preso parte anche l’assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa e l’assessore dei Lavori pubblici Angelo Carta - è stata anche l’occasione per presentare le eccellenze della Sardegna, come il CRS4, che rendono l’Isola protagonista della ricerca scientifica.
[SEGUE NEL SITO DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA...]
L’iniziativa - alla quale hanno preso parte anche l’assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa e l’assessore dei Lavori pubblici Angelo Carta - è stata anche l’occasione per presentare le eccellenze della Sardegna, come il CRS4, che rendono l’Isola protagonista della ricerca scientifica.
[SEGUE NEL SITO DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA...]
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martedì 23 febbraio 2010
Risparmio e autoproduzione: ecco perché la soluzione energetica passa per le rinnovabili (Tiscali notizie 23/2/2010)
"Risparmio e autoproduzione: ecco perché la soluzione energetica passa per le rinnovabili" - intervista a Bruno D'Aguanno (Tiscali notizie 23 febbraio 2010)
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martedì 16 febbraio 2010
lunedì 15 febbraio 2010
ENERGIA: NASCE ENERGY EMPIRE, GIOCO PER CONOSCERE LE RINNOVABILI (AGI ENERGIA 15 febbraio 2010)
ENERGIA: NASCE ENERGY EMPIRE, GIOCO PER CONOSCERE LE RINNOVABILI
lunedì 15 febbraio 2010 12.30
(AGI) - Trieste, 15 feb. - Si chiama ''Energy Empire'' il nuovo nato nella grande famiglia dei giochi da tavolo, un gioco a carattere ludo-didattico per conoscere il mondo delle energie rinnovabili, divertendosi. Ideato da tre giovani laureati con il pallino della comunicazione scientifica ''Energy Empire'' nasce come progetto conclusivo di un master sulle energie rinnovabili organizzato nell'ambito del progetto - T.E.R.S.O (Talenti, Energia, Ricerca, Sviluppo, Organizzazione) - che ha avuto AREA Science Park Trieste tra i partner principali. Finanziato dalla Fondazione per il Sud all'interno dei progetti per lo Sviluppo del capitale umano di eccellenza, il Master T.E.R.S.O. ha formato quindici laureati residenti nella regione Sardegna con l'obiettivo di contrastare la ''fuga dei cervelli'', favorire la creazione di impresa e l'inserimento in organizzazioni del territorio. Tanta curiosita', un pizzico di competenza scientifica e almeno dodici anni d'eta' sono i requisiti per poter giocare a ''Energy Empire'', un gioco che mette in luce gli aspetti positivi delle energie sostenibili e le problematiche relative alla loro diffusione e al loro utilizzo. Obiettivo del gioco e' sostituire gradualmente l'energia prodotta da fonti fossili con quella generata da fonti rinnovabili; stando sempre attenti a rispettare i vincoli e le condizioni dettate dall'Unione Europea. Si puo' giocare da un minimo di due e un massimo di cinque giocatori. A vincere e' chi raggiunge la completa sostenibilita' energetica oppure chi rimane in gara per ultimo. A meta' strada tra Monopoli e Trivial Pursuit, ''Energy Empire'' consta di un tabellone raffigurante l'Europa, su cui sono rappresentate cinque nazioni, pedine di diversa grandezza e forma, carte della Rinnovativita', della Ricerca e delle Domande e un dado a dodici facce. Al momento sono stati realizzati, a titolo di prototipo e grazie al contributo di AREA, cento esemplari del nuovo gioco da tavolo. (AGI) Cli/Ts/Bru
lunedì 15 febbraio 2010 12.30
(AGI) - Trieste, 15 feb. - Si chiama ''Energy Empire'' il nuovo nato nella grande famiglia dei giochi da tavolo, un gioco a carattere ludo-didattico per conoscere il mondo delle energie rinnovabili, divertendosi. Ideato da tre giovani laureati con il pallino della comunicazione scientifica ''Energy Empire'' nasce come progetto conclusivo di un master sulle energie rinnovabili organizzato nell'ambito del progetto - T.E.R.S.O (Talenti, Energia, Ricerca, Sviluppo, Organizzazione) - che ha avuto AREA Science Park Trieste tra i partner principali. Finanziato dalla Fondazione per il Sud all'interno dei progetti per lo Sviluppo del capitale umano di eccellenza, il Master T.E.R.S.O. ha formato quindici laureati residenti nella regione Sardegna con l'obiettivo di contrastare la ''fuga dei cervelli'', favorire la creazione di impresa e l'inserimento in organizzazioni del territorio. Tanta curiosita', un pizzico di competenza scientifica e almeno dodici anni d'eta' sono i requisiti per poter giocare a ''Energy Empire'', un gioco che mette in luce gli aspetti positivi delle energie sostenibili e le problematiche relative alla loro diffusione e al loro utilizzo. Obiettivo del gioco e' sostituire gradualmente l'energia prodotta da fonti fossili con quella generata da fonti rinnovabili; stando sempre attenti a rispettare i vincoli e le condizioni dettate dall'Unione Europea. Si puo' giocare da un minimo di due e un massimo di cinque giocatori. A vincere e' chi raggiunge la completa sostenibilita' energetica oppure chi rimane in gara per ultimo. A meta' strada tra Monopoli e Trivial Pursuit, ''Energy Empire'' consta di un tabellone raffigurante l'Europa, su cui sono rappresentate cinque nazioni, pedine di diversa grandezza e forma, carte della Rinnovativita', della Ricerca e delle Domande e un dado a dodici facce. Al momento sono stati realizzati, a titolo di prototipo e grazie al contributo di AREA, cento esemplari del nuovo gioco da tavolo. (AGI) Cli/Ts/Bru
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Un gioco da tavolo per conoscere le energie rinnovabili (UniCa news 15 febbraio 2010)

Finanziato dalla Fondazione per il Sud all'interno dei progetti per lo Sviluppo del capitale umano di eccellenza, il Master ha formato 15 laureati residenti nella regione Sardegna con l'obiettivo di contrastare la ''fuga dei cervelli'', favorire la creazione di impresa e l'inserimento in organizzazioni del territorio.
Tanta curiosità, un pizzico di competenza scientifica e almeno 14 anni d'età sono i requisiti per poter giocare a ''Energy Empire'', un gioco che mette in luce gli aspetti positivi delle energie sostenibili e le problematiche relative alla loro diffusione e al loro utilizzo. Ogni giocatore rappresenta una Nazione, con una domanda di energia e una possibilità di spesa. Lo scopo del gioco è quello di sostituire gradualmente l’Energia finora generata da fonti fossili con quella prodotta da fonti rinnovabili. Il giocatore dovrà essere abile a districarsi fra costi, installazioni, ricerca e rinnovità, adottando la strategia migliore per diventare il primo paese ad essere alimentato solo con Energia Rinnovabile. Vince il primo giocatore capace di soddisfare il totale del suo fabbisogno energetico con le Energie Rinnovabili, oppure l’ultimo a rimanere in gioco. Si può giocare da un minimo di due e un massimo di cinque giocatori. Alla fine vince chi raggiunge la completa sostenibilità energetica oppure chi rimane in gara per ultimo. Gli esperti dicono che “Energy Empire” è un gioco a metà strada tra Monopoli e Trivial Pursuit: consta di un tabellone raffigurante l'Europa, su cui sono rappresentate cinque nazioni, pedine di diversa grandezza e forma, carte della Rinnovatività, della Ricerca e delle Domande e un dado a dodici facce.
Al momento sono stati realizzati, a titolo di prototipo e grazie al contributo di AREA, cento esemplari del nuovo gioco da tavolo.
I tre giovani hanno fondato ScienzUp, un’associazione di promozione sociale che si occupa della diffusione della cultura scientifica, in particolare per quanto riguarda le Energie Rinnovabili e la Sostenibilità Ambientale.
Energy Empire nasce come progetto conclusivo del Master, in seguito ad uno stage presso CRS4 e Laboratorio Scienza S.r.l., con lo scopo di proporre uno strumento per la divulgazione degli argomenti riguardanti le Energie Rinnovabili che fosse allo stesso tempo istruttivo e ludico. “Il suo obiettivo – dichiarano i tre laureati - è uscire dai canoni della comunicazione scientifica per raggiungere un pubblico più vasto”.
Nei programmi dell’associazione ci sono organizzazioni di manifestazioni scientifiche a tema e la creazione di nuovi kit e giochi a sfondo scientifico, sempre nell’ottica di una comunicazione divertente, semplice ma mai banale.
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Energy Empire, il gioco da tavolo sulle energie rinnovabili (InnovAzione 15 febbraio 2010)
Energy Empire, il gioco da tavolo sulle energie rinnovabili
(Scritto da Redazione. Lunedì 15 Febbraio 2010)
Si chiama "Energy Empire” il nuovo nato nella grande famiglia dei giochi da tavolo, un gioco a carattere ludo-didattico per conoscere il mondo delle energie rinnovabili, divertendosi.
Ideato da tre giovani laureati con il pallino della comunicazione scientifica, “Energy Empire” nasce come progetto conclusivo di un master sulle energie rinnovabili organizzato nell’ambito del progetto - T.E.R.S.O (Talenti, Energia, Ricerca, Sviluppo, Organizzazione) - che ha avuto AREA Science Park tra i partner principali. Finanziato dalla Fondazione per il Sud all’interno dei progetti per lo Sviluppo del capitale umano di eccellenza, il Master T.E.R.S.O. ha formato quindici laureati residenti nella regione Sardegna con l’obiettivo di contrastare la “fuga dei cervelli”, favorire la creazione di impresa e l’inserimento in organizzazioni del territorio.
Tanta curiosità, un pizzico di competenza scientifica e almeno dodici anni d’età sono i requisiti per poter giocare a "Energy Empire”, un gioco che mette in luce gli aspetti positivi delle energie sostenibili e le problematiche relative alla loro diffusione e al loro utilizzo.
Obiettivo del gioco è sostituire gradualmente l’energia prodotta da fonti fossili con quella generata da fonti rinnovabili; stando sempre attenti a rispettare i vincoli e le condizioni dettate dall’Unione Europea. Si può giocare da un minimo di due e un massimo di cinque giocatori. A vincere è chi raggiunge la completa sostenibilità energetica oppure chi rimane in gara per ultimo.
A metà strada tra Monopoli e Trivial Pursuit, “Energy Empire”consta di un tabellone raffigurante l’Europa, su cui sono rappresentate cinque nazioni, pedine di diversa grandezza e forma, carte della Rinnovatività, della Ricerca e delle Domande e un dado a dodici facce.
Al momento sono stati realizzati, a titolo di prototipo e grazie al contributo di AREA, cento esemplari del nuovo gioco da tavolo.
(Scritto da Redazione. Lunedì 15 Febbraio 2010)
Si chiama "Energy Empire” il nuovo nato nella grande famiglia dei giochi da tavolo, un gioco a carattere ludo-didattico per conoscere il mondo delle energie rinnovabili, divertendosi.
Ideato da tre giovani laureati con il pallino della comunicazione scientifica, “Energy Empire” nasce come progetto conclusivo di un master sulle energie rinnovabili organizzato nell’ambito del progetto - T.E.R.S.O (Talenti, Energia, Ricerca, Sviluppo, Organizzazione) - che ha avuto AREA Science Park tra i partner principali. Finanziato dalla Fondazione per il Sud all’interno dei progetti per lo Sviluppo del capitale umano di eccellenza, il Master T.E.R.S.O. ha formato quindici laureati residenti nella regione Sardegna con l’obiettivo di contrastare la “fuga dei cervelli”, favorire la creazione di impresa e l’inserimento in organizzazioni del territorio.
Tanta curiosità, un pizzico di competenza scientifica e almeno dodici anni d’età sono i requisiti per poter giocare a "Energy Empire”, un gioco che mette in luce gli aspetti positivi delle energie sostenibili e le problematiche relative alla loro diffusione e al loro utilizzo.
Obiettivo del gioco è sostituire gradualmente l’energia prodotta da fonti fossili con quella generata da fonti rinnovabili; stando sempre attenti a rispettare i vincoli e le condizioni dettate dall’Unione Europea. Si può giocare da un minimo di due e un massimo di cinque giocatori. A vincere è chi raggiunge la completa sostenibilità energetica oppure chi rimane in gara per ultimo.
A metà strada tra Monopoli e Trivial Pursuit, “Energy Empire”consta di un tabellone raffigurante l’Europa, su cui sono rappresentate cinque nazioni, pedine di diversa grandezza e forma, carte della Rinnovatività, della Ricerca e delle Domande e un dado a dodici facce.
Al momento sono stati realizzati, a titolo di prototipo e grazie al contributo di AREA, cento esemplari del nuovo gioco da tavolo.
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mercoledì 4 novembre 2009
martedì 13 ottobre 2009
La Spisa: la Sardegna deve puntare su produzione a basso costo.
ENERGIA: ASSESSORE LA SPISA, SARDEGNA DEVE PUNTARE SU PRODUZIONE A BASSO COSTO
Cagliari, 12 ott. - (Adnkronos) - ''Dobbiamo arrivare a ottenere una produzione di energia a basso costo e a basso impatto ambientale. La Regione sta dando il proprio contributo alla sperimentazione sulle rinnovabili ma ha una posizione netta, gia' piu' volte ribadita dal presidente Cappellacci, sul nucleare''.
Lo ha affermato l'assessore della Programmazione della Regione Sardegna Giorgio La Spisa, partecipando oggi al convegno ''Il solare termodinamico a concentrazione in Sardegna''.
''Vogliamo una Regione moderna che possa sfruttare al meglio l'energia - ha detto l'assessore della Programmazione - ma valutando attentamente le ricadute per il territorio. I progetti da portare avanti devono andare nella giusta direzione della ricerca, che pero' non deve essere fine a se stessa. Le valutazioni devono coincidere con un vantaggio tangibile in termini di sviluppo. Vogliamo puntare sulla ricerca e sulle energie rinnovabili - ha concluso La Spisa - per questo abbiamo proposto nella Finanziaria 2010 di incrementare le risorse passando da 25 a 35 milioni. I fondi europei Fesr poi, per i prossimi anni mettono a disposizione tra i 150 e i 180 milioni di euro''.
(Coe/Pn/Adnkronos)
lunedì 5 ottobre 2009
IL SOLARE TERMODINAMICO A CONCENTRAZIONE IN SARDEGNA Cagliari 12 ottobre 2009
Convegno: IL SOLARE TERMODINAMICO A CONCENTRAZIONE IN SARDEGNA. Una realtà di ricerca. Cagliari (Auditorium Banca di Credito Sardo, viale Bonaria, Cagliari). 12 ottobre 2009 (inizio dei lavori: 9:30 - termine dei lavori 17:30).
Il convegno intende fare luce su una tecnologia di generazione energetica giunta a maturità, sebbene poco conosciuta in Italia: il solare termodinamico (CSP: concentrating solar power), che si basa sulla concentrazione della radiazione solare per mezzo di specchi (lineari o parabolici circolari o planari per sistemi a torre) mediante la quale si giunge alla produzione di calore da utilizzare, nei grandi impianti, per la generazione di energia elettrica. Le applicazioni industriali sono numerose e altamente affidabili, inoltre si tratta inoltre di una tecnologia eco-sostenibile sia dal punto di vista economico che sotto il profilo ambientale.
Nel corso del convegno - organizzato dal CRS4, in collaborazione con Ottana Energia e Sorgenia - saranno illustrate le tecnologie e le applicazioni a livello internazionale, nazionale e locale, nonché la promozione di azioni sinergiche di avvicinamento tra il mondo della ricerca, quello imprenditoriale e la dimensione dei decisori pubblici.
Programma
9:30 Benvenuto, da parte del CRS4 e del Predidente Giunta Regionale, Ugo Cappellacci
La ricerca e le applicazioni nel mondo. Coordina: Giuliano Murgia (Presidente Sardegna Ricerche)
10:10 ENEA - Mauro Vignolini (Responsabile Unità di Ricerca e Sviluppo del Progetto
Solare Termodinamico)
10:40 ENEL - Guglielmo Liberati (Responsabile Unità del Progetto Solare Termodinamico Archimede)
11:00 Pausa Caffé
La ricerca e le applicazioni in Sardegna
11:30 CRS4 - Bruno D'Aguanno (Responsabile Programma Energie Rinnovabili)
12:00 Cluster Energie Rinnovabili - Giorgio Cau (Dir. Dipart. Ingegneria Meccanica, Università di Cagliari)
12:30 Elianto - Piero Pili (Amministratore)
13:00 Pausa pranzo
Le industrie e la Sardegna Coordina: Bruno D'Aguanno (Responsabile Programma Energie Rinnovabili CRS4)
14:25 Ottana Energia Spa - Orazio Sallemi (Direttore Generale) e Alessandro Maestro (dirigente)
14:50 Gengroup Srl - Matteo Baistrocchi (Direttore)
15:15 Sorgenia Spa - Mario Molinari (Direttore Generale)
Il punto di vista delle organizzazioni indistriali e sindacali
15:40 Confindustria Sardegna - Massimo Putzu (Presidente)
16:05 Sindacato - Enzo Costa (Segretario Generale CGIL Sardegna)
16:30 Intervento conclusivo. Giorgio La Spisa, Assessore alla Programmazione, Regione Autonoma della Sardegna.
Il convegno intende fare luce su una tecnologia di generazione energetica giunta a maturità, sebbene poco conosciuta in Italia: il solare termodinamico (CSP: concentrating solar power), che si basa sulla concentrazione della radiazione solare per mezzo di specchi (lineari o parabolici circolari o planari per sistemi a torre) mediante la quale si giunge alla produzione di calore da utilizzare, nei grandi impianti, per la generazione di energia elettrica. Le applicazioni industriali sono numerose e altamente affidabili, inoltre si tratta inoltre di una tecnologia eco-sostenibile sia dal punto di vista economico che sotto il profilo ambientale.
Nel corso del convegno - organizzato dal CRS4, in collaborazione con Ottana Energia e Sorgenia - saranno illustrate le tecnologie e le applicazioni a livello internazionale, nazionale e locale, nonché la promozione di azioni sinergiche di avvicinamento tra il mondo della ricerca, quello imprenditoriale e la dimensione dei decisori pubblici.
Programma
9:30 Benvenuto, da parte del CRS4 e del Predidente Giunta Regionale, Ugo Cappellacci
La ricerca e le applicazioni nel mondo. Coordina: Giuliano Murgia (Presidente Sardegna Ricerche)
10:10 ENEA - Mauro Vignolini (Responsabile Unità di Ricerca e Sviluppo del Progetto
Solare Termodinamico)
10:40 ENEL - Guglielmo Liberati (Responsabile Unità del Progetto Solare Termodinamico Archimede)
11:00 Pausa Caffé
La ricerca e le applicazioni in Sardegna
11:30 CRS4 - Bruno D'Aguanno (Responsabile Programma Energie Rinnovabili)
12:00 Cluster Energie Rinnovabili - Giorgio Cau (Dir. Dipart. Ingegneria Meccanica, Università di Cagliari)
12:30 Elianto - Piero Pili (Amministratore)
13:00 Pausa pranzo
Le industrie e la Sardegna Coordina: Bruno D'Aguanno (Responsabile Programma Energie Rinnovabili CRS4)
14:25 Ottana Energia Spa - Orazio Sallemi (Direttore Generale) e Alessandro Maestro (dirigente)
14:50 Gengroup Srl - Matteo Baistrocchi (Direttore)
15:15 Sorgenia Spa - Mario Molinari (Direttore Generale)
Il punto di vista delle organizzazioni indistriali e sindacali
15:40 Confindustria Sardegna - Massimo Putzu (Presidente)
16:05 Sindacato - Enzo Costa (Segretario Generale CGIL Sardegna)
16:30 Intervento conclusivo. Giorgio La Spisa, Assessore alla Programmazione, Regione Autonoma della Sardegna.
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sabato 3 ottobre 2009
Roma, 2 ottobre 2009, nasce ANEST: Associazione Sviluppo Solare Termodinamico
L'Associazione Sviluppo Solare Termodinamico, presentata ieri, 2 ottobre, al salone internazionale "ZeroEmission Rome 2009" nasce a ridosso della realizzazione dei primi impianti italiani e per iniziativa di alcune aziende italiane coinvolte direttamente nella ricerca. Tra gli scopi dell'associazione: rappresentare gli operatori attivi nel Solare Termodinamico a Concentrazione e promuovere la conoscenza delle tecnologie e delle opportunità di questa significativa branca delle nuove rinnovabili.
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domenica 12 luglio 2009
Lavorare nelle energie rinnovabili (my-green 12 luglio 2009)
Lavorare nelle energie rinnovabili (my-green 12 luglio 2009)
Lavorare nelle Energie Rinnovabili
Intervista ad Alberto Varone del CRS4, di Roberto Deidda
Si parla tanto di lavori “green”, di nuove occasioni professionali che sta offrendo il settore delle energie rinnovabili. Numeri importanti, destinati a crescere nel prossimo futuro. Per capire meglio il polso della situazione MY-GREEN è andato a fare qualche domanda a chi, nel settore delle rinnovabili, ci lavora. Alberto Varone di CRS4 di Pula (CA), responsabile del Progetto ESTATE (Energia Solare Termodinamica ad Alta Temperatura) che ci dà l’occasione per parlare della radiazione solare concentrata
Dove lavori, per quale azienda?
Lavoro al CRS4, Centro di ricerca e studi superiori in Sardegna, localizzato nel parco scientifico della Sardegna, POLARIS, presso Pula sulla costa sud-occidentale della Sardegna.
Su quale progetto stai lavorando?
Sono responsabile per il CRS4 del Progetto ESTATE (Energia Solare Termodinamica ad Alta Temperatura) Finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca: DM23161 del 16/05/2005. E’ un Progetto di Ricerca denominato “Laboratorio pubblico-privato per lo sviluppo di tecnologie per l’energia solare termica ad alta temperatura” al quale partecipano oltre al CRS4 l’Università di Cagliari, la RTM SpA, la SAPIO produzione ossigeno SRL e Sardegna Ricerche.
Ci spieghi in sintesi l'idea del progetto?
La produzione di energia elettrica tramite l’utilizzo della radiazione solare concentrata (CSP Concentrating Solar Power) dopo anni di sperimentazione, iniziata in California a metà degli anni ottanta ed in seguito in Spagna, è diventata una realtà commerciale negli ultimi anni. Diverse centrali solari a concentrazione sono state realizzate nel sud ovest degli Stati Uniti e nel sud della Spagna. La tecnologia sfrutta la possibilità di concentrare la radiazione solare tramite specchi, in questo caso di forma parabolica lineare (trough) in modo tale da poter innalzare la temperatura del fluido operativo (HTF High Thermal Fluid) sino ai 500-600 °C. I vantaggi di questa tecnologia risiedono nel fatto che il fluido ad alta temperatura può essere utilizzato nelle turbine ad alta efficienza tipiche delle centrali convenzionali (gas, olio combustibile, etc..). Il secondo grande vantaggio consiste nel fatto che parte del fluido termovettore prodotto dal campo solare può essere accumulato per un utilizzo disaccoppiato dalla presenza della radiazione solare. In questo modo le centrali CSP possono produrre energia elettrica anche in assenza di radiazione solare (condizioni avverse, nott, etc..). Il progetto nasce nel 2005 da una idea del Prof. Carlo Rubbia a quel tempo presidente del CRS4. In poche parole l’idea del progetto consiste nel fatto di poter utilizzare nuovi fluidi termo vettori gassosi in sostituzione di quelli attualmente utilizzati nelle centrali CSP (olio combustibile e sali fusi). In questo modo si potrebbe innalzare la temperatura operativa degli impianti con un conseguente aumento dell’efficienza globale del sistema con un conseguente abbattimento dei costi. La diminuzione dei costi avverrebbe inoltre sfruttando un sistema di accumulo dell’energia i cui volumi ed i costi dei materiali sarebbero fortemente ridotti rispetto a quelli attualmente utilizzati.
Perché non sei andato all’estero, c’è richiesta di lavoro in Italia nelle energie rinnovabili?
La realizzazione in Sardegna del Laboratorio, con le sue specifiche attività di ricerca, sviluppo e di formazione, permetteranno ai partner coinvolti ed alla Regione Sardegna di:
• acquisire un ruolo di eccellenza nell’innovazione e nella gestione delle tecnologie solari termiche;
• creare un punto di riferimento della ricerca aperto al Bacino del Mediterraneo e ai paesi extra-comunitari;
• dare un forte contributo all’attrazione di imprese ad alto tasso innovativo e con interessi nell’utilizzo dei servizi proposti dall’offerta dei Parchi Tecnologici della Sardegna;
• dare un forte contributo alla formazione avanzata in settori
tecnologici ad alto contenuto conoscitivo; Sicuramente paesi come la Germania, gli Stati Uniti o la Spagna offrono maggiori opportunità di lavoro, e salari superiori, legati alle energie rinnovabili in generale ed alla tecnologia CSP in particolare. Il fatto di poter contribuire a far nascere e crescere nella terra in cui sono nato una iniziativa, a mio parere, di alto impatto sulla qualità delle strutture ambientali, economiche e sociali della regione è al momento altamente gratificante.
Quali prospettive future per salvaguardare l'ambiente?
E’ una domanda che richiederebbe una risposta molto articolata.
Cercando di sintetizzare direi che l’azione più importante riguarda una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi ambientali. In una società come la nostra, fortemente energivora e consumistica, il ruolo delle singole persone è fondamentale. Una educazione volta ad una presa di coscienza dei singoli individui sul ruolo che possono giocare per un miglioramento della qualità dell’ambiente, e di conseguenza della qualità della vita, è secondo me fondamentale. Una educazione volta ad una maggiore attenzione riguardo ai consumi dei singoli individui, energetici, alimentari, idrici è la base per una società sensibile ai problemi del nostro pianeta.
Il ruolo delle istituzioni, oltre quello di fornire una educazione ambientale adeguata, è quello di favorire in maniera adeguata lo sviluppo di tecnologie, tramite i finanziamenti alla ricerca, e la produzione di energia, tramite incentivi ed agevolazione, da fonti alternative a quelle fossili alle quali è attualmente imputabile la produzione dell’ 80% dell’energia su scala planetaria e che sono destinate ad estinguersi nell’arco di qualche decennio.
Lavorare nelle Energie Rinnovabili
Intervista ad Alberto Varone del CRS4, di Roberto Deidda
Si parla tanto di lavori “green”, di nuove occasioni professionali che sta offrendo il settore delle energie rinnovabili. Numeri importanti, destinati a crescere nel prossimo futuro. Per capire meglio il polso della situazione MY-GREEN è andato a fare qualche domanda a chi, nel settore delle rinnovabili, ci lavora. Alberto Varone di CRS4 di Pula (CA), responsabile del Progetto ESTATE (Energia Solare Termodinamica ad Alta Temperatura) che ci dà l’occasione per parlare della radiazione solare concentrata
Dove lavori, per quale azienda?
Lavoro al CRS4, Centro di ricerca e studi superiori in Sardegna, localizzato nel parco scientifico della Sardegna, POLARIS, presso Pula sulla costa sud-occidentale della Sardegna.
Su quale progetto stai lavorando?
Sono responsabile per il CRS4 del Progetto ESTATE (Energia Solare Termodinamica ad Alta Temperatura) Finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca: DM23161 del 16/05/2005. E’ un Progetto di Ricerca denominato “Laboratorio pubblico-privato per lo sviluppo di tecnologie per l’energia solare termica ad alta temperatura” al quale partecipano oltre al CRS4 l’Università di Cagliari, la RTM SpA, la SAPIO produzione ossigeno SRL e Sardegna Ricerche.
Ci spieghi in sintesi l'idea del progetto?
La produzione di energia elettrica tramite l’utilizzo della radiazione solare concentrata (CSP Concentrating Solar Power) dopo anni di sperimentazione, iniziata in California a metà degli anni ottanta ed in seguito in Spagna, è diventata una realtà commerciale negli ultimi anni. Diverse centrali solari a concentrazione sono state realizzate nel sud ovest degli Stati Uniti e nel sud della Spagna. La tecnologia sfrutta la possibilità di concentrare la radiazione solare tramite specchi, in questo caso di forma parabolica lineare (trough) in modo tale da poter innalzare la temperatura del fluido operativo (HTF High Thermal Fluid) sino ai 500-600 °C. I vantaggi di questa tecnologia risiedono nel fatto che il fluido ad alta temperatura può essere utilizzato nelle turbine ad alta efficienza tipiche delle centrali convenzionali (gas, olio combustibile, etc..). Il secondo grande vantaggio consiste nel fatto che parte del fluido termovettore prodotto dal campo solare può essere accumulato per un utilizzo disaccoppiato dalla presenza della radiazione solare. In questo modo le centrali CSP possono produrre energia elettrica anche in assenza di radiazione solare (condizioni avverse, nott, etc..). Il progetto nasce nel 2005 da una idea del Prof. Carlo Rubbia a quel tempo presidente del CRS4. In poche parole l’idea del progetto consiste nel fatto di poter utilizzare nuovi fluidi termo vettori gassosi in sostituzione di quelli attualmente utilizzati nelle centrali CSP (olio combustibile e sali fusi). In questo modo si potrebbe innalzare la temperatura operativa degli impianti con un conseguente aumento dell’efficienza globale del sistema con un conseguente abbattimento dei costi. La diminuzione dei costi avverrebbe inoltre sfruttando un sistema di accumulo dell’energia i cui volumi ed i costi dei materiali sarebbero fortemente ridotti rispetto a quelli attualmente utilizzati.
Perché non sei andato all’estero, c’è richiesta di lavoro in Italia nelle energie rinnovabili?
La realizzazione in Sardegna del Laboratorio, con le sue specifiche attività di ricerca, sviluppo e di formazione, permetteranno ai partner coinvolti ed alla Regione Sardegna di:
• acquisire un ruolo di eccellenza nell’innovazione e nella gestione delle tecnologie solari termiche;
• creare un punto di riferimento della ricerca aperto al Bacino del Mediterraneo e ai paesi extra-comunitari;
• dare un forte contributo all’attrazione di imprese ad alto tasso innovativo e con interessi nell’utilizzo dei servizi proposti dall’offerta dei Parchi Tecnologici della Sardegna;
• dare un forte contributo alla formazione avanzata in settori
tecnologici ad alto contenuto conoscitivo; Sicuramente paesi come la Germania, gli Stati Uniti o la Spagna offrono maggiori opportunità di lavoro, e salari superiori, legati alle energie rinnovabili in generale ed alla tecnologia CSP in particolare. Il fatto di poter contribuire a far nascere e crescere nella terra in cui sono nato una iniziativa, a mio parere, di alto impatto sulla qualità delle strutture ambientali, economiche e sociali della regione è al momento altamente gratificante.
Quali prospettive future per salvaguardare l'ambiente?
E’ una domanda che richiederebbe una risposta molto articolata.
Cercando di sintetizzare direi che l’azione più importante riguarda una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi ambientali. In una società come la nostra, fortemente energivora e consumistica, il ruolo delle singole persone è fondamentale. Una educazione volta ad una presa di coscienza dei singoli individui sul ruolo che possono giocare per un miglioramento della qualità dell’ambiente, e di conseguenza della qualità della vita, è secondo me fondamentale. Una educazione volta ad una maggiore attenzione riguardo ai consumi dei singoli individui, energetici, alimentari, idrici è la base per una società sensibile ai problemi del nostro pianeta.
Il ruolo delle istituzioni, oltre quello di fornire una educazione ambientale adeguata, è quello di favorire in maniera adeguata lo sviluppo di tecnologie, tramite i finanziamenti alla ricerca, e la produzione di energia, tramite incentivi ed agevolazione, da fonti alternative a quelle fossili alle quali è attualmente imputabile la produzione dell’ 80% dell’energia su scala planetaria e che sono destinate ad estinguersi nell’arco di qualche decennio.
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martedì 2 giugno 2009
Cappellacci: niente ciminiere, sì alle energie rinnovabili (sardegnanovas.info 17 Aprile 2009)
I progetti di Ugo Cappellacci: niente ciminiere, sì alle energie rinnovabili
(...)
Il terremoto dell’Abruzzo ha messo in evidenza quanto il territorio nazionale sia inadeguato al nucleare. Alla fine dovrà cedere la Sardegna?
«No. Daremo un contributo con l’utilizzo di fonti rinnovabili, sul nucleare non si discute».
Su cosa punterete nel campo della ricerca? Solare, eolico, biomasse?
«E’ importante che ci sia un mix equilibrato».
Il carbone?
«E’ una fonte che teniamo in considerazione perché sulla sperimentazione stanno facendo passi da gigante».
Consorzio 21, Crs4, Polaris, Porto Conte, che futuro hanno?
«Spero di eccellenza. I risultati sono buoni ma si può fare di più, dobbiamo integrare la ricerca di base e quella applicata, l’università e il mondo dell’impresa»
(...)
(...)
Il terremoto dell’Abruzzo ha messo in evidenza quanto il territorio nazionale sia inadeguato al nucleare. Alla fine dovrà cedere la Sardegna?
«No. Daremo un contributo con l’utilizzo di fonti rinnovabili, sul nucleare non si discute».
Su cosa punterete nel campo della ricerca? Solare, eolico, biomasse?
«E’ importante che ci sia un mix equilibrato».
Il carbone?
«E’ una fonte che teniamo in considerazione perché sulla sperimentazione stanno facendo passi da gigante».
Consorzio 21, Crs4, Polaris, Porto Conte, che futuro hanno?
«Spero di eccellenza. I risultati sono buoni ma si può fare di più, dobbiamo integrare la ricerca di base e quella applicata, l’università e il mondo dell’impresa»
(...)
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Sardegna
lunedì 6 aprile 2009
Menzione speciale Scienza e Tecnologia, Premio Marianu IV, 6 aprile 2009


L'Unione Sarda, 6 aprile 2009
Lanusei. Via a un progetto di archeologia sperimentale di Università di Sassari e Soprintendenza.
(...)
L'appuntamento di sabato è stato anche l'occasione per premiare personalità che si sono particolarmente distinte nella promozione della cultura prodotta in Sardegna. Tra questi, oltre allo stesso Pisu, lo scrittore e traduttore Nanni Falconi, premiato con una statuetta realizzata dall'artista Rossana Fois; la compagnia teatrale Fueddu e gestu di Villasor, che ha proposto a fine serata la rappresentazione del loro spettacolo “Eleonora, una visione”; i ricercatori del Crs4 Bruno D'Aguanno, Marco Cogoni, Andrea Mameli e Michele Saba. Menzioni speciali sono andate all'Università ogliastrina della Libera Età e alla cooperativa La Nuova Luna.
(...)

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