Blog del Programma Energie Rinnovabili
venerdì 18 dicembre 2009
Bando di selezione per 30 borse di studio. Corsi Energia Solare. Macchiareddu (Cagliari)
Il CRS4 S.r.l. Uninominale, l’Università degli Studi di Cagliari (DIMECA e DIEE), R.T.M. S.p.A., SAPIO Produzione Idrogeno Ossigeno S.r.l., Sardegna Ricerche comunicano che è indetta una selezione per titoli e colloquio per l’ammissione al corso di Formazione di nuove professionalità per lo sviluppo e l’applicazione delle tecnologie innovative nel settore dell’energia solare, per 30 partecipanti divisi in 3 distinte figure professionali.
Il bando è inquadrato nell’ambito del progetto di rilevanza nazionale ESTATE LAB - "Laboratorio per lo sviluppo di tecnologie solari termiche a concentrazione" - cofinanziato dal Ministero della Ricerca.
Requisiti per partecipare alla selezione: laurea specialistica, laurea magistrale o laurea vecchio ordinamento in fisica, matematica, informatica, ingegneria per la figura di ricercatori modellisti (durata 24 mesi); laurea specialistica, laurea magistrale o laurea vecchio ordinamento in ingegneria chimica, ingegneria elettrica, ingegneria meccanica per la figura di ricercatori processisti (durata 24 mesi); diploma secondario di istituto tecnico industriale o laurea di primo livello in ingegneria industriale per la figura di tecnici di laboratorio (durata 15 mesi).
Ai 30 partecipanti sarà erogata una borsa commisurata alla durata del corso e al profilo professionale. Sede: Macchiareddu (Cagliari). Le domande di partecipazione dovranno pervenire improrogabilmente entro e non oltre le ore 12.00 del 18 gennaio 2010. Il bando completo è reperibile nel sito internet www.crs4.it/ecp/projects
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mercoledì 16 dicembre 2009
Ottana, Clivati rilancia Solare termodinamico per produrre 20 Mw (La Nuova Sardegna 16 dicembre 2009)
Ottana, Clivati rilancia Solare termodinamico per produrre 20 Mw
Più concrete ipotesi di sviluppo per valorizzare al meglio gli impianti della centrale elettrica
GIOVANNI BUA - La Nuova Sardegna - 16 dicembre 2009
OTTANA. Quaranta ettari di solare termodinamico di ultima generazione. Costruiti nelle aree dismesse della piana industriale di Ottana. Ottanta milioni di investimento, 20 MW di energia prodotta. E un impianto primo del suo genere in Italia, con la collaborazione del Crs4 (il centro studi avanzati del parco tecnologico di Pula), la società internazionale di consulenza ed ingegneria Pöyry, (già Owner Engineer dei principali solari termodinamici realizzati in Spagna) e un misterioso socio spagnolo. Interessato a «conquistare» il mercato italiano del sole.
Questo l’ultimo sogno rimasto nel cassetto di Paolo Clivati. Il poliedrico patron di Ottana Energia che uno dopo l’altro sta mettendo insieme tutti i pezzi del complicatissimo puzzle che ha in testa per la piana di Ottana.
Equipolymers. Il primo: l’acquisto da Equipolymers della fabbrica che produce pet, probabilmente prima di Natale. Con Henry Roth (il presidente della multinazionale americo-kuwaitiana) che in una amichevole telefonata ieri mattina gli ha fatto sapere che l’accordo strappato al ministero dello Sviluppo lunedì è ottimo. E che se loro avessero avuto tutte quelle rassicurazioni forse non avrebbero chiuso baracca. I due si incontreranno a Hongen, in Svizzera, all’inizio della prossima settimana. Per definire gli ultimi scogli rimasti nella trattativa: brevetti (problema a quanto pare risolto) e portafoglio clienti (che probabilmente Equipolymers lascerà in «subaffitto» per un anno).
Biopower. Poi la centrale da costruire a Ottana, vicino a quella a olio di colza appena inaugurata. In attesa che Ae (la municipalizzata di Bolzano e Merano socia di maggioranza di Biopower) risolva i suoi problemi interni che hanno travolto il presidente Giuseppe Avolio, coinvolto in uno scandalo di rimborsi spese gonfiati e investimenti fallimentari. Tra cui non figura certo il progetto della centrale a biomasse di Ottana, che lunedì ha incassato il promesso ampliamento a 400 MW.
Solare. E infine l’impresa a cui Clivati tiene di più: la costruzione di 40 ettari di solare termodinamico nelle aree industriali dismesse di Ottana. Progetto partito con la giunta Soru. Accantonato a fine mandato. E riportato alla luce con forza in questi giorni. Un solare termodinamico di ultima generazione. A cui nel mondo stanno lavorando tutti. A iniziare dal Nobel Carlo Rubbia, già presidente del Crs4. Per continuare con la Siemens, che insieme a una cordata di imprenditori tedeschi sta muovendo i primi passi nel progetto monstre «Desertec» (400 miliardi di euro per tappezzare di pannelli il deserto del Sahara e dare «luce al mondo»). E nel mentre ha acquisito la quota di maggioranza della «Archimede Solar Energy», la consociata Angelantoni che produce il Cermet, il tubo di vetro sottovuoto ad anima interna super-nera in grado di concentrare il calore dei grandi specchi parabolici di Archimede e di fondere sali fusi fino a 550 gradi.
Nel mezzo il lavoro più «domestico» del dipartimento di energie rinnovabili del Crs4, diretto da Bruno D’Aguanno. E l’esperienza del socio spagnolo, tolto come di consueto dal cilindro da Paolo Clivati. Che si conferma talent scout di razza (bastino per tutti la municipalizzata di Bolzano e Merano imbarcata in Biopower e i thailandesi di Indorama, suoi soci nell’acquisto di Equipolymers). E che, dopo la colza, potrebbe riuscire nell’impresa di realizzare a Ottana il primo polo solare termica a concentrazione d’Italia.
La centrale. Un giocattolino da 20 MW che occuperebbe tra i 30 e i 40 ettari di aree dismesse tra Ottana, Bolotana e Noragugume. Producendo energia con un sistema di specchi parabolici che proiettano e concentrano la luce del sole su un tubo. Al suo interno scorre un fluido termovettore (a base di sali) che, una volta riscaldato, è in grado di mantenere la sua temperatura di circa 550º per giorni, senza dover essere nuovamente riscaldato. Il fluido assorbe e trasporta l’energia fino a un serbatoio di accumulo. L’accumulo, in contatto termico con uno scambiatore di calore, genera vapore che viene utilizzato per muovere delle turbine che producono corrente elettrica. Il classico uovo di Colombo, a costi ridotti e zero emissioni. L’ultimo progetto impossibile di Paolo Clivati, milanese di 36 anni. Che a Ottana ha deciso di stare e di provare a sognare.
Più concrete ipotesi di sviluppo per valorizzare al meglio gli impianti della centrale elettrica
GIOVANNI BUA - La Nuova Sardegna - 16 dicembre 2009
OTTANA. Quaranta ettari di solare termodinamico di ultima generazione. Costruiti nelle aree dismesse della piana industriale di Ottana. Ottanta milioni di investimento, 20 MW di energia prodotta. E un impianto primo del suo genere in Italia, con la collaborazione del Crs4 (il centro studi avanzati del parco tecnologico di Pula), la società internazionale di consulenza ed ingegneria Pöyry, (già Owner Engineer dei principali solari termodinamici realizzati in Spagna) e un misterioso socio spagnolo. Interessato a «conquistare» il mercato italiano del sole.
Questo l’ultimo sogno rimasto nel cassetto di Paolo Clivati. Il poliedrico patron di Ottana Energia che uno dopo l’altro sta mettendo insieme tutti i pezzi del complicatissimo puzzle che ha in testa per la piana di Ottana.
Equipolymers. Il primo: l’acquisto da Equipolymers della fabbrica che produce pet, probabilmente prima di Natale. Con Henry Roth (il presidente della multinazionale americo-kuwaitiana) che in una amichevole telefonata ieri mattina gli ha fatto sapere che l’accordo strappato al ministero dello Sviluppo lunedì è ottimo. E che se loro avessero avuto tutte quelle rassicurazioni forse non avrebbero chiuso baracca. I due si incontreranno a Hongen, in Svizzera, all’inizio della prossima settimana. Per definire gli ultimi scogli rimasti nella trattativa: brevetti (problema a quanto pare risolto) e portafoglio clienti (che probabilmente Equipolymers lascerà in «subaffitto» per un anno).
Biopower. Poi la centrale da costruire a Ottana, vicino a quella a olio di colza appena inaugurata. In attesa che Ae (la municipalizzata di Bolzano e Merano socia di maggioranza di Biopower) risolva i suoi problemi interni che hanno travolto il presidente Giuseppe Avolio, coinvolto in uno scandalo di rimborsi spese gonfiati e investimenti fallimentari. Tra cui non figura certo il progetto della centrale a biomasse di Ottana, che lunedì ha incassato il promesso ampliamento a 400 MW.
Solare. E infine l’impresa a cui Clivati tiene di più: la costruzione di 40 ettari di solare termodinamico nelle aree industriali dismesse di Ottana. Progetto partito con la giunta Soru. Accantonato a fine mandato. E riportato alla luce con forza in questi giorni. Un solare termodinamico di ultima generazione. A cui nel mondo stanno lavorando tutti. A iniziare dal Nobel Carlo Rubbia, già presidente del Crs4. Per continuare con la Siemens, che insieme a una cordata di imprenditori tedeschi sta muovendo i primi passi nel progetto monstre «Desertec» (400 miliardi di euro per tappezzare di pannelli il deserto del Sahara e dare «luce al mondo»). E nel mentre ha acquisito la quota di maggioranza della «Archimede Solar Energy», la consociata Angelantoni che produce il Cermet, il tubo di vetro sottovuoto ad anima interna super-nera in grado di concentrare il calore dei grandi specchi parabolici di Archimede e di fondere sali fusi fino a 550 gradi.
Nel mezzo il lavoro più «domestico» del dipartimento di energie rinnovabili del Crs4, diretto da Bruno D’Aguanno. E l’esperienza del socio spagnolo, tolto come di consueto dal cilindro da Paolo Clivati. Che si conferma talent scout di razza (bastino per tutti la municipalizzata di Bolzano e Merano imbarcata in Biopower e i thailandesi di Indorama, suoi soci nell’acquisto di Equipolymers). E che, dopo la colza, potrebbe riuscire nell’impresa di realizzare a Ottana il primo polo solare termica a concentrazione d’Italia.
La centrale. Un giocattolino da 20 MW che occuperebbe tra i 30 e i 40 ettari di aree dismesse tra Ottana, Bolotana e Noragugume. Producendo energia con un sistema di specchi parabolici che proiettano e concentrano la luce del sole su un tubo. Al suo interno scorre un fluido termovettore (a base di sali) che, una volta riscaldato, è in grado di mantenere la sua temperatura di circa 550º per giorni, senza dover essere nuovamente riscaldato. Il fluido assorbe e trasporta l’energia fino a un serbatoio di accumulo. L’accumulo, in contatto termico con uno scambiatore di calore, genera vapore che viene utilizzato per muovere delle turbine che producono corrente elettrica. Il classico uovo di Colombo, a costi ridotti e zero emissioni. L’ultimo progetto impossibile di Paolo Clivati, milanese di 36 anni. Che a Ottana ha deciso di stare e di provare a sognare.
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mercoledì 4 novembre 2009
giovedì 29 ottobre 2009
Collaborazione con Laboratorio Scienza
Con il progetto Laboratorio Energia, frutto della collaborazione tra il CRS4 (Programma Energie Rinnovabili) e Laboratorio Scienza Srl, è stata realizzata una ricerca sul concetto di energia nei bambini e una striscia di fumetti per spiegare l'energia biologica.
La ricerca sarà presentata al Cagliari Festival Scienza (il 6 novembre alle 9:00 e il 9 novembre alle 10:30) e alla Città della Scienza di Napoli in occasione del VIII Convegno Nazionale sulla Comunicazione della Scienza (il 4 dicembre 2009).
Il fumetto (Ener e Gia: da dove viene la nostra energia?) narra la storia di due alieni che osservano il funzionamento di piante e animali ed è liberamente utilizzabile per scopi educativi.
La ricerca sarà presentata al Cagliari Festival Scienza (il 6 novembre alle 9:00 e il 9 novembre alle 10:30) e alla Città della Scienza di Napoli in occasione del VIII Convegno Nazionale sulla Comunicazione della Scienza (il 4 dicembre 2009).
Il fumetto (Ener e Gia: da dove viene la nostra energia?) narra la storia di due alieni che osservano il funzionamento di piante e animali ed è liberamente utilizzabile per scopi educativi.
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mercoledì 28 ottobre 2009
Energia per chiesa, campetto e asilo Il parroco si converte al fotovoltaico (L'Unione Sarda, 27 ottobre 2009)
Energia per chiesa, campetto e asilo Il parroco si converte al fotovoltaico (L'Unione Sarda, 27 ottobre 2009, pag. 23)
Le Sacre scritture sostengono che l'energia primigenia è giunta dal cielo ad animare il mondo. Don Franco Serrau, parroco di Villagrande, deve averlo tenuto presente quando ha proposto alla curia vescovile di dotare il complesso parrocchiale di un impianto termico-fotovoltaico. Da luglio di quest'anno l'impianto a pannelli solari da 12 kilowatt collocato sul tetto della scuola materna fornisce acqua calda ed energia sufficiente al fabbisogno della parrocchia, della chiesa e dell'asilo, oltre ad illuminare il campetto di calcio.
Quella di San Gabriele Arcangelo è la prima parrocchia in Ogliastra ad essere alimentata dal fotovoltaico ed una delle prime in Sardegna. «Ciò che mi ha convinto - spiega don Franco - ad adottare la soluzione del fotovoltaico è stata la scelta ambientalista a favore delle energie rinnovabili. Insieme alla prospettiva di realizzare un notevole risparmio sui costi energetici grazie alla formula adottata da Banca Etica. Per cui non solo non sborsiamo un euro per le spese di impianto ma a fine anno la parrocchia incassa un piccolo bonus derivato dal saldo attivo delle kw conferite all'Enel rispetto a quelle consumate». I buoni verdi, ora grigi, riconosciuti dall'Unione Europea hanno costituito il volano per il boom delle installazioni fotovoltaiche in Ogliastra. Il pioniere è stato il Consorzio industriale di Tortolì, ma la Provincia ha provveduto a far installare un impianto fotovoltaico in ciascun istituto scolastico, allo scopo di garantirne l'autosufficienza energetica.
Grazie al fotovoltaico la chiesa di Villagrande può essere riscaldata a costo zero da un moderno impianto ad infrarossi della potenza di 70 kw. Altrettanto dicasi per l'illuminazione del campetto di calcio e per tutti i fabbisogni elettrici della parrocchia .«Altro motivo di soddisfazione - conclude il parroco - è dato dal fatto che l'installazione e la manutenzione dell'impianto viene eseguita da imprese e maestranze di Villagrande».
NI. ME.
Le Sacre scritture sostengono che l'energia primigenia è giunta dal cielo ad animare il mondo. Don Franco Serrau, parroco di Villagrande, deve averlo tenuto presente quando ha proposto alla curia vescovile di dotare il complesso parrocchiale di un impianto termico-fotovoltaico. Da luglio di quest'anno l'impianto a pannelli solari da 12 kilowatt collocato sul tetto della scuola materna fornisce acqua calda ed energia sufficiente al fabbisogno della parrocchia, della chiesa e dell'asilo, oltre ad illuminare il campetto di calcio.
Quella di San Gabriele Arcangelo è la prima parrocchia in Ogliastra ad essere alimentata dal fotovoltaico ed una delle prime in Sardegna. «Ciò che mi ha convinto - spiega don Franco - ad adottare la soluzione del fotovoltaico è stata la scelta ambientalista a favore delle energie rinnovabili. Insieme alla prospettiva di realizzare un notevole risparmio sui costi energetici grazie alla formula adottata da Banca Etica. Per cui non solo non sborsiamo un euro per le spese di impianto ma a fine anno la parrocchia incassa un piccolo bonus derivato dal saldo attivo delle kw conferite all'Enel rispetto a quelle consumate». I buoni verdi, ora grigi, riconosciuti dall'Unione Europea hanno costituito il volano per il boom delle installazioni fotovoltaiche in Ogliastra. Il pioniere è stato il Consorzio industriale di Tortolì, ma la Provincia ha provveduto a far installare un impianto fotovoltaico in ciascun istituto scolastico, allo scopo di garantirne l'autosufficienza energetica.
Grazie al fotovoltaico la chiesa di Villagrande può essere riscaldata a costo zero da un moderno impianto ad infrarossi della potenza di 70 kw. Altrettanto dicasi per l'illuminazione del campetto di calcio e per tutti i fabbisogni elettrici della parrocchia .«Altro motivo di soddisfazione - conclude il parroco - è dato dal fatto che l'installazione e la manutenzione dell'impianto viene eseguita da imprese e maestranze di Villagrande».
NI. ME.
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domenica 18 ottobre 2009
IN PRINCIPIO ERA ENERGIA Cagliari 23-25 ottobre 2009
IN PRINCIPIO ERA ENERGIA... Prima edizione del Festival della Storia di Cagliari: dal 23 al 25 ottobre 2009.
Antico Palazzo di Città, Piazza Palazzo. Ingresso libero.
VENERDT' 23 - ENERGIA IERI SALA SITO ARCHEOLOGICO
16:00 Laboratori energetici interattivi per bambini a cura di Giuliano Malloci (Laboratorio Scienza) Energia in gioco
16:00 Science Show: Energia nel passato, a cura di Martina Manieli, Gianluca Carta, Giuseppe Nieddu (Energy Empire)
17:00 Conversazioni (Coordina il giornalista scientifico Andrea Mameli)
Cesare Silvi • La storia dell’Energia
La storia dell’Energia è soprattutto la storia dell’Energia solare, dalle forme fossili a quelle rinnovabili, e più recentemente dell’Energia nucleare
Silvano Tagliagambe • L’Energia nello sviluppo storico della scienza
Le esperienze didattiche più innovative di insegnamento della fisica mostrano l’efficacia di un approccio incardinato su un concetto di Energia e sullo sviluppo storico dell’approccio scientifico a questo concetto
20:00 Aperitivo al Caffè delle Arti (Via del Fossario, 6 euro per i partecipanti al Festival della Storia)
SALA BAROCCA
Spettacolo Gaia - dalla creazione del mondo alle energie che circolano sulla Terra
Con: Gianluca Medas (voce narrante) e Alessandro Gallo (tecnico meteo)
Musiche: Modular Quartet (Marco Caredda, Francesco Ciminiello, Roberto Migoni, Roberto Pellegrini) In principio un enorme uovo conteneva tutto, poi ci fu un’esplosione che mise in movimento ogni cosa. Ecco Kenorland ed ecco la Vita ed ecco flussi e flussi di Energia che ancora oggi avvolgono e scuotono il Pianeta.
SABATO 24 - ENERGIA OGGI SALA SITO ARCHEOLOGICO
16:00 Laboratori energetici interattivi per bambini a cura di Giuliano Malloci (Laboratorio Scienza) Energia in gioco
16:00 Science Show: Energia nel presente, a cura di Martina Manieli, Gianluca Carta, Giuseppe Nieddu (Energy Empire)
17:00 Conversazioni (Coordina il giornalista scientifico Mauro Scanu)
Bruno D’Aguanno - Attualità dell’Energia
Oggi, e come mai prima nella storia dell’umanità, l’Energia è fondamentale nella gestione del presente e nella costruzione di un futuro sostenibile
Alessandro Mongili - Energie, persone, reti: un sistema complesso
Per spiegare i mutamenti, le torsioni, i conservatorismi dei sistemi energetici occorre capire la loro articolazione e il fatto che coinvolgano usi, tipi d’utenti, organizzazioni che ne curano la distribuzione e la diffusione
20:00 Aperitivo al Caffè delle Arti (Via del Fossario, 6 euro per i partecipanti al Festival della Storia)
SALA BAROCCA
21:00 Spettacolo Calore - Il Mondo Consumato
Con Gianluca Medas (voce narrante) e Gianni Marilotti (scrittore)
Musiche: Massimo Loriga (sax soprano, armonica diatonica, trunfa, sulitu, flauto traverso), Andrea Congia (chitarra classica), Frantziscu “Arrogalla” Medda (live electronics)
Visual: Elisa Campanelli (Elektrika)
Una domanda molto semplice viene proposta al pubblico di questo incontro:
Ci interessa il futuro dei nostri figli oppure non ci importa nulla delle condizioni del pianeta che lasceremo loro in eredità?
DOMENICA 25 - ENERGIA DOMANI
SALA SITO ARCHEOLOGICO
16:00 Laboratori energetici interattivi per bambini a cura di Giuliano Malloci (Laboratorio Scienza) Energia in gioco
16:00 Science Show: Energia nel futuro, a cura di Martina Manieli, Gianluca Carta, Giuseppe Nieddu (Energy Empire)
17:00 Conversazioni (Coordina la giornalista Manuela Vacca)
Daniele Barbieri - L’Energia nella fantascienza
Dove si ragionerà sull’Energia nella fantascienza, ovvero: nuvole di pace e di guerra, più qualche nuvola passante
Daniele Barbieri - L’Energia nel fumetto e il paradosso dello steampunk
L’universo dello steampunk è quello di un paradossale futuro ambientato nel passato, e può essere per questo un punto di partenza privilegiato per osservare come si parla di Energia negli universi del fumetto
Michele Saba - Energie rinnovabili nel futuro
Il nostro benessere dipende dalla disponibilità di Energia, ma petrolio e carbone ci stanno portando al collasso climatico ed economico. È possibile un futuro benessere basato sulle energie rinnovabili?
Sergio Serci - Il futuro dell’Energia nucleare
Verrà fatto il punto sulla situazione attuale e sul possibile sviluppo futuro con i reattori a fissione di IV generazione o con i reattori a fusione di tipo Tokamak
Maurizio Pallante - Decrescere per superare la crisi economica e la crisi energetica
In un mondo dove benessere, felicità e sicurezza economica sono apparentemente legati alle produzioni esagerate e allo spreco di risorse, un’analisi razionale della realtà ci porta a scoprire la decrescita come soluzione naturale
20:00 Aperitivo al Caffè delle Arti (Via del Fossario, 6 euro per i partecipanti al Festival della Storia)
SALA BAROCCA
21:00 Spettacolo Utopie Malate – Narrazioni, Immagini, Evocazioni
Video Registrazione con Valerio Evangelisti e Incursioni di Gianluca Medas
Musiche: Filippo Medas
Parole che narrano scenari futuri, scenari potenzialmente apocalittici dipinti dai grandi della Fantascienza e dai giochi narrativi di Valerio Evangelisti e di Gianluca Medas
martedì 13 ottobre 2009
La Spisa: la Sardegna deve puntare su produzione a basso costo.
Giorgio La Spisa, Assessore alla Programmazione della Regione Autonoma della Sardegna, accanto a Bruno D'Aguanno, responsabile del programma Energie Rinnovabili del CRS4, durante il convegno del 12 ottobre 2009: "Tra fonti tradizionali e inquinanti e fonti innovative ecocompatibili sceglieremmo le seconde, ma abbiamo prima il dovere di verificare due parametri: impatto ambientale e rendimenti."
ENERGIA: ASSESSORE LA SPISA, SARDEGNA DEVE PUNTARE SU PRODUZIONE A BASSO COSTO
Cagliari, 12 ott. - (Adnkronos) - ''Dobbiamo arrivare a ottenere una produzione di energia a basso costo e a basso impatto ambientale. La Regione sta dando il proprio contributo alla sperimentazione sulle rinnovabili ma ha una posizione netta, gia' piu' volte ribadita dal presidente Cappellacci, sul nucleare''.
Lo ha affermato l'assessore della Programmazione della Regione Sardegna Giorgio La Spisa, partecipando oggi al convegno ''Il solare termodinamico a concentrazione in Sardegna''.
''Vogliamo una Regione moderna che possa sfruttare al meglio l'energia - ha detto l'assessore della Programmazione - ma valutando attentamente le ricadute per il territorio. I progetti da portare avanti devono andare nella giusta direzione della ricerca, che pero' non deve essere fine a se stessa. Le valutazioni devono coincidere con un vantaggio tangibile in termini di sviluppo. Vogliamo puntare sulla ricerca e sulle energie rinnovabili - ha concluso La Spisa - per questo abbiamo proposto nella Finanziaria 2010 di incrementare le risorse passando da 25 a 35 milioni. I fondi europei Fesr poi, per i prossimi anni mettono a disposizione tra i 150 e i 180 milioni di euro''.
(Coe/Pn/Adnkronos)
ENERGIA: ASSESSORE LA SPISA, SARDEGNA DEVE PUNTARE SU PRODUZIONE A BASSO COSTO
Cagliari, 12 ott. - (Adnkronos) - ''Dobbiamo arrivare a ottenere una produzione di energia a basso costo e a basso impatto ambientale. La Regione sta dando il proprio contributo alla sperimentazione sulle rinnovabili ma ha una posizione netta, gia' piu' volte ribadita dal presidente Cappellacci, sul nucleare''.
Lo ha affermato l'assessore della Programmazione della Regione Sardegna Giorgio La Spisa, partecipando oggi al convegno ''Il solare termodinamico a concentrazione in Sardegna''.
''Vogliamo una Regione moderna che possa sfruttare al meglio l'energia - ha detto l'assessore della Programmazione - ma valutando attentamente le ricadute per il territorio. I progetti da portare avanti devono andare nella giusta direzione della ricerca, che pero' non deve essere fine a se stessa. Le valutazioni devono coincidere con un vantaggio tangibile in termini di sviluppo. Vogliamo puntare sulla ricerca e sulle energie rinnovabili - ha concluso La Spisa - per questo abbiamo proposto nella Finanziaria 2010 di incrementare le risorse passando da 25 a 35 milioni. I fondi europei Fesr poi, per i prossimi anni mettono a disposizione tra i 150 e i 180 milioni di euro''.
(Coe/Pn/Adnkronos)
domenica 11 ottobre 2009
lunedì 5 ottobre 2009
IL SOLARE TERMODINAMICO A CONCENTRAZIONE IN SARDEGNA Cagliari 12 ottobre 2009
Convegno: IL SOLARE TERMODINAMICO A CONCENTRAZIONE IN SARDEGNA. Una realtà di ricerca. Cagliari (Auditorium Banca di Credito Sardo, viale Bonaria, Cagliari). 12 ottobre 2009 (inizio dei lavori: 9:30 - termine dei lavori 17:30).
Il convegno intende fare luce su una tecnologia di generazione energetica giunta a maturità, sebbene poco conosciuta in Italia: il solare termodinamico (CSP: concentrating solar power), che si basa sulla concentrazione della radiazione solare per mezzo di specchi (lineari o parabolici circolari o planari per sistemi a torre) mediante la quale si giunge alla produzione di calore da utilizzare, nei grandi impianti, per la generazione di energia elettrica. Le applicazioni industriali sono numerose e altamente affidabili, inoltre si tratta inoltre di una tecnologia eco-sostenibile sia dal punto di vista economico che sotto il profilo ambientale.
Nel corso del convegno - organizzato dal CRS4, in collaborazione con Ottana Energia e Sorgenia - saranno illustrate le tecnologie e le applicazioni a livello internazionale, nazionale e locale, nonché la promozione di azioni sinergiche di avvicinamento tra il mondo della ricerca, quello imprenditoriale e la dimensione dei decisori pubblici.
Programma
9:30 Benvenuto, da parte del CRS4 e del Predidente Giunta Regionale, Ugo Cappellacci
La ricerca e le applicazioni nel mondo. Coordina: Giuliano Murgia (Presidente Sardegna Ricerche)
10:10 ENEA - Mauro Vignolini (Responsabile Unità di Ricerca e Sviluppo del Progetto
Solare Termodinamico)
10:40 ENEL - Guglielmo Liberati (Responsabile Unità del Progetto Solare Termodinamico Archimede)
11:00 Pausa Caffé
La ricerca e le applicazioni in Sardegna
11:30 CRS4 - Bruno D'Aguanno (Responsabile Programma Energie Rinnovabili)
12:00 Cluster Energie Rinnovabili - Giorgio Cau (Dir. Dipart. Ingegneria Meccanica, Università di Cagliari)
12:30 Elianto - Piero Pili (Amministratore)
13:00 Pausa pranzo
Le industrie e la Sardegna Coordina: Bruno D'Aguanno (Responsabile Programma Energie Rinnovabili CRS4)
14:25 Ottana Energia Spa - Orazio Sallemi (Direttore Generale) e Alessandro Maestro (dirigente)
14:50 Gengroup Srl - Matteo Baistrocchi (Direttore)
15:15 Sorgenia Spa - Mario Molinari (Direttore Generale)
Il punto di vista delle organizzazioni indistriali e sindacali
15:40 Confindustria Sardegna - Massimo Putzu (Presidente)
16:05 Sindacato - Enzo Costa (Segretario Generale CGIL Sardegna)
16:30 Intervento conclusivo. Giorgio La Spisa, Assessore alla Programmazione, Regione Autonoma della Sardegna.
Il convegno intende fare luce su una tecnologia di generazione energetica giunta a maturità, sebbene poco conosciuta in Italia: il solare termodinamico (CSP: concentrating solar power), che si basa sulla concentrazione della radiazione solare per mezzo di specchi (lineari o parabolici circolari o planari per sistemi a torre) mediante la quale si giunge alla produzione di calore da utilizzare, nei grandi impianti, per la generazione di energia elettrica. Le applicazioni industriali sono numerose e altamente affidabili, inoltre si tratta inoltre di una tecnologia eco-sostenibile sia dal punto di vista economico che sotto il profilo ambientale.
Nel corso del convegno - organizzato dal CRS4, in collaborazione con Ottana Energia e Sorgenia - saranno illustrate le tecnologie e le applicazioni a livello internazionale, nazionale e locale, nonché la promozione di azioni sinergiche di avvicinamento tra il mondo della ricerca, quello imprenditoriale e la dimensione dei decisori pubblici.
Programma
9:30 Benvenuto, da parte del CRS4 e del Predidente Giunta Regionale, Ugo Cappellacci
La ricerca e le applicazioni nel mondo. Coordina: Giuliano Murgia (Presidente Sardegna Ricerche)
10:10 ENEA - Mauro Vignolini (Responsabile Unità di Ricerca e Sviluppo del Progetto
Solare Termodinamico)
10:40 ENEL - Guglielmo Liberati (Responsabile Unità del Progetto Solare Termodinamico Archimede)
11:00 Pausa Caffé
La ricerca e le applicazioni in Sardegna
11:30 CRS4 - Bruno D'Aguanno (Responsabile Programma Energie Rinnovabili)
12:00 Cluster Energie Rinnovabili - Giorgio Cau (Dir. Dipart. Ingegneria Meccanica, Università di Cagliari)
12:30 Elianto - Piero Pili (Amministratore)
13:00 Pausa pranzo
Le industrie e la Sardegna Coordina: Bruno D'Aguanno (Responsabile Programma Energie Rinnovabili CRS4)
14:25 Ottana Energia Spa - Orazio Sallemi (Direttore Generale) e Alessandro Maestro (dirigente)
14:50 Gengroup Srl - Matteo Baistrocchi (Direttore)
15:15 Sorgenia Spa - Mario Molinari (Direttore Generale)
Il punto di vista delle organizzazioni indistriali e sindacali
15:40 Confindustria Sardegna - Massimo Putzu (Presidente)
16:05 Sindacato - Enzo Costa (Segretario Generale CGIL Sardegna)
16:30 Intervento conclusivo. Giorgio La Spisa, Assessore alla Programmazione, Regione Autonoma della Sardegna.
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sabato 3 ottobre 2009
Roma, 2 ottobre 2009, nasce ANEST: Associazione Sviluppo Solare Termodinamico
L'Associazione Sviluppo Solare Termodinamico, presentata ieri, 2 ottobre, al salone internazionale "ZeroEmission Rome 2009" nasce a ridosso della realizzazione dei primi impianti italiani e per iniziativa di alcune aziende italiane coinvolte direttamente nella ricerca. Tra gli scopi dell'associazione: rappresentare gli operatori attivi nel Solare Termodinamico a Concentrazione e promuovere la conoscenza delle tecnologie e delle opportunità di questa significativa branca delle nuove rinnovabili.
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venerdì 25 settembre 2009
Ener & Gia in: DA DOVE VIENE LA NOSTRA ENERGIA?
Fumetto realizzato nell'ambito del progetto Energia nei bambini:
- CRS4 Programma Energie Rinnovabili
- Laboratorio Scienza Srl
- Master in Comunicazione della Scienza (Università di Cagliari).
Soggetto e sceneggiatura: Paola Picci, Andrea Mameli.
Disegni e lettering: Fabrizio Piredda.
Materiale liberamente utilizzabile per scopi educativi e di ricerca, a condizione di citare la fonte e gli autori.
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mercoledì 22 luglio 2009
Elio come fonte primaria (Almanacco di Cagliari 2005)
Un'equipe del CRS4 sta portando avanti il progetto Faro grazie al quale nel prossimo futuro la Sardegna potrà produrre energia pulita e rinnovabile.
Di Daniela Salis
Di Daniela Salis
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domenica 12 luglio 2009
Lavorare nelle energie rinnovabili (my-green 12 luglio 2009)
Lavorare nelle energie rinnovabili (my-green 12 luglio 2009)
Lavorare nelle Energie Rinnovabili
Intervista ad Alberto Varone del CRS4, di Roberto Deidda
Si parla tanto di lavori “green”, di nuove occasioni professionali che sta offrendo il settore delle energie rinnovabili. Numeri importanti, destinati a crescere nel prossimo futuro. Per capire meglio il polso della situazione MY-GREEN è andato a fare qualche domanda a chi, nel settore delle rinnovabili, ci lavora. Alberto Varone di CRS4 di Pula (CA), responsabile del Progetto ESTATE (Energia Solare Termodinamica ad Alta Temperatura) che ci dà l’occasione per parlare della radiazione solare concentrata
Dove lavori, per quale azienda?
Lavoro al CRS4, Centro di ricerca e studi superiori in Sardegna, localizzato nel parco scientifico della Sardegna, POLARIS, presso Pula sulla costa sud-occidentale della Sardegna.
Su quale progetto stai lavorando?
Sono responsabile per il CRS4 del Progetto ESTATE (Energia Solare Termodinamica ad Alta Temperatura) Finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca: DM23161 del 16/05/2005. E’ un Progetto di Ricerca denominato “Laboratorio pubblico-privato per lo sviluppo di tecnologie per l’energia solare termica ad alta temperatura” al quale partecipano oltre al CRS4 l’Università di Cagliari, la RTM SpA, la SAPIO produzione ossigeno SRL e Sardegna Ricerche.
Ci spieghi in sintesi l'idea del progetto?
La produzione di energia elettrica tramite l’utilizzo della radiazione solare concentrata (CSP Concentrating Solar Power) dopo anni di sperimentazione, iniziata in California a metà degli anni ottanta ed in seguito in Spagna, è diventata una realtà commerciale negli ultimi anni. Diverse centrali solari a concentrazione sono state realizzate nel sud ovest degli Stati Uniti e nel sud della Spagna. La tecnologia sfrutta la possibilità di concentrare la radiazione solare tramite specchi, in questo caso di forma parabolica lineare (trough) in modo tale da poter innalzare la temperatura del fluido operativo (HTF High Thermal Fluid) sino ai 500-600 °C. I vantaggi di questa tecnologia risiedono nel fatto che il fluido ad alta temperatura può essere utilizzato nelle turbine ad alta efficienza tipiche delle centrali convenzionali (gas, olio combustibile, etc..). Il secondo grande vantaggio consiste nel fatto che parte del fluido termovettore prodotto dal campo solare può essere accumulato per un utilizzo disaccoppiato dalla presenza della radiazione solare. In questo modo le centrali CSP possono produrre energia elettrica anche in assenza di radiazione solare (condizioni avverse, nott, etc..). Il progetto nasce nel 2005 da una idea del Prof. Carlo Rubbia a quel tempo presidente del CRS4. In poche parole l’idea del progetto consiste nel fatto di poter utilizzare nuovi fluidi termo vettori gassosi in sostituzione di quelli attualmente utilizzati nelle centrali CSP (olio combustibile e sali fusi). In questo modo si potrebbe innalzare la temperatura operativa degli impianti con un conseguente aumento dell’efficienza globale del sistema con un conseguente abbattimento dei costi. La diminuzione dei costi avverrebbe inoltre sfruttando un sistema di accumulo dell’energia i cui volumi ed i costi dei materiali sarebbero fortemente ridotti rispetto a quelli attualmente utilizzati.
Perché non sei andato all’estero, c’è richiesta di lavoro in Italia nelle energie rinnovabili?
La realizzazione in Sardegna del Laboratorio, con le sue specifiche attività di ricerca, sviluppo e di formazione, permetteranno ai partner coinvolti ed alla Regione Sardegna di:
• acquisire un ruolo di eccellenza nell’innovazione e nella gestione delle tecnologie solari termiche;
• creare un punto di riferimento della ricerca aperto al Bacino del Mediterraneo e ai paesi extra-comunitari;
• dare un forte contributo all’attrazione di imprese ad alto tasso innovativo e con interessi nell’utilizzo dei servizi proposti dall’offerta dei Parchi Tecnologici della Sardegna;
• dare un forte contributo alla formazione avanzata in settori
tecnologici ad alto contenuto conoscitivo; Sicuramente paesi come la Germania, gli Stati Uniti o la Spagna offrono maggiori opportunità di lavoro, e salari superiori, legati alle energie rinnovabili in generale ed alla tecnologia CSP in particolare. Il fatto di poter contribuire a far nascere e crescere nella terra in cui sono nato una iniziativa, a mio parere, di alto impatto sulla qualità delle strutture ambientali, economiche e sociali della regione è al momento altamente gratificante.
Quali prospettive future per salvaguardare l'ambiente?
E’ una domanda che richiederebbe una risposta molto articolata.
Cercando di sintetizzare direi che l’azione più importante riguarda una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi ambientali. In una società come la nostra, fortemente energivora e consumistica, il ruolo delle singole persone è fondamentale. Una educazione volta ad una presa di coscienza dei singoli individui sul ruolo che possono giocare per un miglioramento della qualità dell’ambiente, e di conseguenza della qualità della vita, è secondo me fondamentale. Una educazione volta ad una maggiore attenzione riguardo ai consumi dei singoli individui, energetici, alimentari, idrici è la base per una società sensibile ai problemi del nostro pianeta.
Il ruolo delle istituzioni, oltre quello di fornire una educazione ambientale adeguata, è quello di favorire in maniera adeguata lo sviluppo di tecnologie, tramite i finanziamenti alla ricerca, e la produzione di energia, tramite incentivi ed agevolazione, da fonti alternative a quelle fossili alle quali è attualmente imputabile la produzione dell’ 80% dell’energia su scala planetaria e che sono destinate ad estinguersi nell’arco di qualche decennio.
Lavorare nelle Energie Rinnovabili
Intervista ad Alberto Varone del CRS4, di Roberto Deidda
Si parla tanto di lavori “green”, di nuove occasioni professionali che sta offrendo il settore delle energie rinnovabili. Numeri importanti, destinati a crescere nel prossimo futuro. Per capire meglio il polso della situazione MY-GREEN è andato a fare qualche domanda a chi, nel settore delle rinnovabili, ci lavora. Alberto Varone di CRS4 di Pula (CA), responsabile del Progetto ESTATE (Energia Solare Termodinamica ad Alta Temperatura) che ci dà l’occasione per parlare della radiazione solare concentrata
Dove lavori, per quale azienda?
Lavoro al CRS4, Centro di ricerca e studi superiori in Sardegna, localizzato nel parco scientifico della Sardegna, POLARIS, presso Pula sulla costa sud-occidentale della Sardegna.
Su quale progetto stai lavorando?
Sono responsabile per il CRS4 del Progetto ESTATE (Energia Solare Termodinamica ad Alta Temperatura) Finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca: DM23161 del 16/05/2005. E’ un Progetto di Ricerca denominato “Laboratorio pubblico-privato per lo sviluppo di tecnologie per l’energia solare termica ad alta temperatura” al quale partecipano oltre al CRS4 l’Università di Cagliari, la RTM SpA, la SAPIO produzione ossigeno SRL e Sardegna Ricerche.
Ci spieghi in sintesi l'idea del progetto?
La produzione di energia elettrica tramite l’utilizzo della radiazione solare concentrata (CSP Concentrating Solar Power) dopo anni di sperimentazione, iniziata in California a metà degli anni ottanta ed in seguito in Spagna, è diventata una realtà commerciale negli ultimi anni. Diverse centrali solari a concentrazione sono state realizzate nel sud ovest degli Stati Uniti e nel sud della Spagna. La tecnologia sfrutta la possibilità di concentrare la radiazione solare tramite specchi, in questo caso di forma parabolica lineare (trough) in modo tale da poter innalzare la temperatura del fluido operativo (HTF High Thermal Fluid) sino ai 500-600 °C. I vantaggi di questa tecnologia risiedono nel fatto che il fluido ad alta temperatura può essere utilizzato nelle turbine ad alta efficienza tipiche delle centrali convenzionali (gas, olio combustibile, etc..). Il secondo grande vantaggio consiste nel fatto che parte del fluido termovettore prodotto dal campo solare può essere accumulato per un utilizzo disaccoppiato dalla presenza della radiazione solare. In questo modo le centrali CSP possono produrre energia elettrica anche in assenza di radiazione solare (condizioni avverse, nott, etc..). Il progetto nasce nel 2005 da una idea del Prof. Carlo Rubbia a quel tempo presidente del CRS4. In poche parole l’idea del progetto consiste nel fatto di poter utilizzare nuovi fluidi termo vettori gassosi in sostituzione di quelli attualmente utilizzati nelle centrali CSP (olio combustibile e sali fusi). In questo modo si potrebbe innalzare la temperatura operativa degli impianti con un conseguente aumento dell’efficienza globale del sistema con un conseguente abbattimento dei costi. La diminuzione dei costi avverrebbe inoltre sfruttando un sistema di accumulo dell’energia i cui volumi ed i costi dei materiali sarebbero fortemente ridotti rispetto a quelli attualmente utilizzati.
Perché non sei andato all’estero, c’è richiesta di lavoro in Italia nelle energie rinnovabili?
La realizzazione in Sardegna del Laboratorio, con le sue specifiche attività di ricerca, sviluppo e di formazione, permetteranno ai partner coinvolti ed alla Regione Sardegna di:
• acquisire un ruolo di eccellenza nell’innovazione e nella gestione delle tecnologie solari termiche;
• creare un punto di riferimento della ricerca aperto al Bacino del Mediterraneo e ai paesi extra-comunitari;
• dare un forte contributo all’attrazione di imprese ad alto tasso innovativo e con interessi nell’utilizzo dei servizi proposti dall’offerta dei Parchi Tecnologici della Sardegna;
• dare un forte contributo alla formazione avanzata in settori
tecnologici ad alto contenuto conoscitivo; Sicuramente paesi come la Germania, gli Stati Uniti o la Spagna offrono maggiori opportunità di lavoro, e salari superiori, legati alle energie rinnovabili in generale ed alla tecnologia CSP in particolare. Il fatto di poter contribuire a far nascere e crescere nella terra in cui sono nato una iniziativa, a mio parere, di alto impatto sulla qualità delle strutture ambientali, economiche e sociali della regione è al momento altamente gratificante.
Quali prospettive future per salvaguardare l'ambiente?
E’ una domanda che richiederebbe una risposta molto articolata.
Cercando di sintetizzare direi che l’azione più importante riguarda una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi ambientali. In una società come la nostra, fortemente energivora e consumistica, il ruolo delle singole persone è fondamentale. Una educazione volta ad una presa di coscienza dei singoli individui sul ruolo che possono giocare per un miglioramento della qualità dell’ambiente, e di conseguenza della qualità della vita, è secondo me fondamentale. Una educazione volta ad una maggiore attenzione riguardo ai consumi dei singoli individui, energetici, alimentari, idrici è la base per una società sensibile ai problemi del nostro pianeta.
Il ruolo delle istituzioni, oltre quello di fornire una educazione ambientale adeguata, è quello di favorire in maniera adeguata lo sviluppo di tecnologie, tramite i finanziamenti alla ricerca, e la produzione di energia, tramite incentivi ed agevolazione, da fonti alternative a quelle fossili alle quali è attualmente imputabile la produzione dell’ 80% dell’energia su scala planetaria e che sono destinate ad estinguersi nell’arco di qualche decennio.
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martedì 2 giugno 2009
Cappellacci: niente ciminiere, sì alle energie rinnovabili (sardegnanovas.info 17 Aprile 2009)
I progetti di Ugo Cappellacci: niente ciminiere, sì alle energie rinnovabili
(...)
Il terremoto dell’Abruzzo ha messo in evidenza quanto il territorio nazionale sia inadeguato al nucleare. Alla fine dovrà cedere la Sardegna?
«No. Daremo un contributo con l’utilizzo di fonti rinnovabili, sul nucleare non si discute».
Su cosa punterete nel campo della ricerca? Solare, eolico, biomasse?
«E’ importante che ci sia un mix equilibrato».
Il carbone?
«E’ una fonte che teniamo in considerazione perché sulla sperimentazione stanno facendo passi da gigante».
Consorzio 21, Crs4, Polaris, Porto Conte, che futuro hanno?
«Spero di eccellenza. I risultati sono buoni ma si può fare di più, dobbiamo integrare la ricerca di base e quella applicata, l’università e il mondo dell’impresa»
(...)
(...)
Il terremoto dell’Abruzzo ha messo in evidenza quanto il territorio nazionale sia inadeguato al nucleare. Alla fine dovrà cedere la Sardegna?
«No. Daremo un contributo con l’utilizzo di fonti rinnovabili, sul nucleare non si discute».
Su cosa punterete nel campo della ricerca? Solare, eolico, biomasse?
«E’ importante che ci sia un mix equilibrato».
Il carbone?
«E’ una fonte che teniamo in considerazione perché sulla sperimentazione stanno facendo passi da gigante».
Consorzio 21, Crs4, Polaris, Porto Conte, che futuro hanno?
«Spero di eccellenza. I risultati sono buoni ma si può fare di più, dobbiamo integrare la ricerca di base e quella applicata, l’università e il mondo dell’impresa»
(...)
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lunedì 6 aprile 2009
Menzione speciale Scienza e Tecnologia, Premio Marianu IV, 6 aprile 2009
Premio Marianu IV Unu Gigante indetto dalla LUMS (Lìbera Universidade Mediterrànea de Sardigna). Menzione speciale "Scienza e Tecnologia" conferita ai ricercatori del CRS4 Marco Cogoni, Bruno D'Aguanno, Andrea Mameli e al ricercatore dell'Università di Cagliari Michele Saba: "Per il contributo concreto a favore della ricerca e della divulgazione scientifica nel campo delle energie rinnovabili".
L'Unione Sarda, 6 aprile 2009
Lanusei. Via a un progetto di archeologia sperimentale di Università di Sassari e Soprintendenza.
(...)
L'appuntamento di sabato è stato anche l'occasione per premiare personalità che si sono particolarmente distinte nella promozione della cultura prodotta in Sardegna. Tra questi, oltre allo stesso Pisu, lo scrittore e traduttore Nanni Falconi, premiato con una statuetta realizzata dall'artista Rossana Fois; la compagnia teatrale Fueddu e gestu di Villasor, che ha proposto a fine serata la rappresentazione del loro spettacolo “Eleonora, una visione”; i ricercatori del Crs4 Bruno D'Aguanno, Marco Cogoni, Andrea Mameli e Michele Saba. Menzioni speciali sono andate all'Università ogliastrina della Libera Età e alla cooperativa La Nuova Luna.
(...)
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domenica 15 marzo 2009
Piccolo eolico verticale artigianale (feb. 2009)
A little Savonius model by Andrea Mameli e Marco Cogoni (CRS4, feb. 2009)
giovedì 5 febbraio 2009
Atti del convegno "Parliamo di... energia" (Tortolì 27 settembre 2008)
Atti Convegno Energia 27 settembre 2008. Parliamo di lotta ai cambiamenti climatici, energia, risparmio energetico, Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) interventi dei relatori che hanno partecipato al Convegno sulle tematiche energetiche
martedì 3 febbraio 2009
"Entro il 2013 in Sardegna si produrrà da energia rinnovabile il 40% dell'energia"
"Entro il 2013 in Sardegna si produrrà da energia rinnovabile il 40% dell'energia che consumiamo"
"Attorno all'energia rinnovabile, in Sardegna, si fa ricerca sul solare termodinamico, si fa ricerca sul fotovoltaico a pula, a Polaris. in modo che si crei come in altri paesi una industria delle energie pulite, che si creino finalmente attività di ricerca e fabbriche e ci siano finalmente posti di lavoro."
"Finalmente c'è un accordo per fare un grande parco di solare termodinamico (...). Bene, ci sarà e sarà in Sardegna, perché ci siamo candidati per tempo."
(dichiarazioni di Renato Soru a Caprera, 10 gennaio 2009)
"Attorno all'energia rinnovabile, in Sardegna, si fa ricerca sul solare termodinamico, si fa ricerca sul fotovoltaico a pula, a Polaris. in modo che si crei come in altri paesi una industria delle energie pulite, che si creino finalmente attività di ricerca e fabbriche e ci siano finalmente posti di lavoro."
"Finalmente c'è un accordo per fare un grande parco di solare termodinamico (...). Bene, ci sarà e sarà in Sardegna, perché ci siamo candidati per tempo."
(dichiarazioni di Renato Soru a Caprera, 10 gennaio 2009)
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